Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

"Un giovane eroe senza possibilità di eroismi" l'Italia che non fosse conforme alle decisioni prese o da prendersi dalla Società "in pieno accordo con la Francia." Mussolini non aveva alcun motivo di preoccuparsi. Avvicinandosi il 20 gennaio - il giorno fatale in cui il Consiglio della Società delle Nazioni avrebbe dovuto affrontare il problema dell'embargo sul petrolio - cominciò a diffondersi la voce che fossero in discussione proposte di pace. Secondo Cortesi, l'Italia faceva assegnamento soltanto sulla sua forza e sulla vittoria militare, ma "certamente,, Mussolini "non rifiuterebbe di esaminare una proposta di pace che promettesse di dargli ciò che voleva" (NYT. 12-I-36). Mussolini arrivò fino a proporre (13 gennaio) che si prendesse in considerazione un'idea di Hailé Selassié. Il Negus aveva proposto che la Società delle Nazioni mandasse in Abissinia una commissione per indagare sul modo in cui venivano condotte le osti– lità dai due belligeranti (3 gennaio). Ottima idea! Perché non tenerne conto? Naturalmente, la Commissione dovrebbe condurre l'inchiesta non tanto sul modo in cui si combatteva, quanto sullo stato generale della civiltà etiopica; frattanto la guerra doveva continuare e non si doveva parlare piu di un embargo sul petrolio. Nessuno prese in considerazione questa proposta. Ma essa provava che Mussolini non era cos1 intrattabile come si diceva. Una cos1 evangelica disposizione non poteva restare senza ricompense. Il Gabinetto inglese, nella riunione del 15 gennaio, decise che Eden pro– ponesse ulteriori inchieste della Società su due punti: primo, un embargo sarebbe efficace? Secondo, quale sarebbe il risultato definitivo della nuova legislazione proposta a Washington? Il Manchester Guardian (16-I-36) spiegò il significato di questa decisione: Si riunirà il Consiglio, cioè la Commissione dei Tredici piu l'Italia. L'Italia si ri– tirerà, e il Consiglio, diventato Comitato dei Tredici, riferirà sul fallimento dei nego– ziati di pace. Allora il Comitato dei Diciotto sarà invitato a considerare se ulteriori sanzioni - cioè la sanzione sul petrolio - debbano essere imposte. Questa questione sarà giudicata di natura tale da doversi decidere alla luce di cognizioni tecniche. Per esempio, quale sarà l'effetto probabile della legislazione americana per un embargo sul petrolio? Qual è l'esportazione normale di petrolio degli Stati Uniti? Quali sono le possibilità di esportazione indiretta di petrolio verso l'Italia attraverso paesi non sanzionisti? C'è un solo modo di trovare una risposta a queste domande. Questo modo sarà proposto. Con– sisterà nell'istituire una commissione tecnica. Questo Comitato, si crede, potrebbe riferire in pochi giorni. E potreb~e senza dubbio, e se riferisse in favore dell'embargo sul pe– trolio, allora il Comitato dei Diciotto dorebbe decidere se dal punto di vista politico sia conveniente imporre queste sanzioni. Questo grazioso calcolo delle fasi attraverso cui la Società delle Nazioni arriverà con la massima lentezza ad una decisione sulla sanzione del petrolio viene divulgato oggi con una fervida ammirazione per la sua ingegnosità. In un discorso ad una riunione del Partito conservatore (17 gennaio) Eden annunciò che la Società avrebbe "riesaminato la situazione e tenuto conto di avvenimenti recenti." E aggiunse le solite generalità prive di significato: le Nazioni dovevano in qualche modo lavorare insieme e tro- 587 BiblotecaGino Bianco

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