Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

La tempesta senso di Baldwin durante l'intero anno precedente. Come spiegò il Manchester Guardian (12-XII), il problema che Baldwin doveva risolvere era se "la Società dovesse diventare una società per compensare gli aggressori sfortu– nati e se la sicurezza collettiva dovesse diventare la base del furto collettivo." Baldwin aveva risolto questo problema molto tempo prima di sedersi alla prima colazione, la mattina del 9 dicembre per leggere la relazione di Pe– terson. I segreti diplomatici sono non di rado i segreti di Pulcinella. Nella notte tra 1'8 e il 9 dicembre, Augur telegrafò da Londra al New York Ti'mes un riassunto esatto del piano. Il corrispondente di Parigi fece altrettanto. E la mattina del 9 .il Petit Parisien, l'Echo de Paris e l'Oeuvre pubblicarono lo stesso riassunto a Parigi. Secondo Feis (pag. 264) "la congettura corrente e probabilmente esatta è che esso sia stato rivelato da quei funzionari del Ministero degli esteri francese che erano contrari alla politica di Lavai. La rivelazione mirava a far naufragare il piano. Lo stesso Lavai disse a Cer– ruti che egli (Lavai) sospettava i funzionari del Quai d'Orsay. 1 Secondo Toynbee l'indiscrezione fu macchinata da Lavai per costringere il Gabi– netto britannico ad approvare, senz'ulteriore perdita di tempo, l'opera del povero minorato Sir Samuel Hoare. Queste due spiegazioni non tengono conto di due fatti. 1) Augur telegrafò la notizia da Londra a New York nella notte tra 1'8 e il 9 dicembre, prima che essa fosse pubblicata a Parigi; e 2) il Governo inglese non vietò ad Augur di inviare quell'informazione a New York. È piu probabile che tanto il ministro degli Esteri inglese quanto il francese volessero far circolare la notizia fuori dall'Inghilterra prima che fosse conosciuta colà, sperando di potervela pubblicare con com– menti favorevoli della stampa francese e americana. Cosf la pillola che si disponevano a far ingoiare al pubblico inglese sarebbe riescita piu dolce.2 Com'era da aspettarsi, a Parigi la stampa favorevole a Laval e a Musso– lini, fu· felice di notare che il Governo britannico era andato molto piu avanti sulla via delle concessioni "di quanto si sarebbe potuto aspettarsi pochi giorni prima"; Mussolini accetterebbe senza dubbio un'offerta cosi generosa (L.T. 10-XII). Il ritornello degli agenti mussoliniani era: "Siete disposti a morire per il Negus?" (M.P. 10-XII). Tre anni dopo gli agenti di Hitler avrebbero chiesto: "Siete disposti a morire per la Cecoslovac– chia?" Poi sarebbe venuto il momento in cui avrebbe chiesto: "Siete di– sposti a morire per la Francia?" La stampa di sinistra era disorientata e silenziosa; poteva essere piu britannica del Governo britannico? A Ginevra il piano fu accolto con indignazione. Il corrispondente del New York Times, C. K. Streit, apprese da tre fonti attendibili e indipen- 1 WxsKEMANN, The Rome Berlin Axis, p. 52 n. 1. 2 Si disse che la rivelazione fu opera di Pertinax e M.me Geneviève Tabouis per far nau– fragare il piano. Villari inventa che fu Eden a far pubblicare il piano a Londra e a Parigi per silurarlo (p. 230). Nessuna prova! l • Bib[oteca GinocBianco 567-

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