Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale di giorni; porti e cantieri francesi nel Mediterraneo non potevano facil– mente ospitare le piu grandi navi della marina britannica. Sir Samuel prese mai sul serio queste minacce? La sua affermazione che "non una nave, non una macchina, non un Ùomo," era stato mosso da alcun altro membro della Società, era vera, ma era una mezza verità. Il Governo inglese aveva concentrato la flotta nel Mediterraneo in un'azione unilate– rale, sulla quale nessuno era stato consultato in precedenza. Nessuno quindi era obbligato a precipitarsi a dare un aiuto che non era mai stato richie– sto. L'accordo segreto Hoare-Eden-Laval del 10 settembre aveva escluso sanzioni militari. Laval, lasciando solo il Governo inglese - in un'iniziativa sulla quale egli non era mai stato consultato in precedenza, si era attenuto a quell'accordo. Nessun membro della Società, tranne la Francia, era mai stato invitato a muoversi prima del dicembre, e coloro che furono invitati a muoversi risposero che erano disposti a muoversi. Alcuni giorni dopo il discorso di Sir Samuel, Sauerwein, il giornalista che allora faceva il gioco di Laval e Mussolini, corresse, in bas~ ad informazioni dategli "dall'autorità piu competente" (cioè Laval) "varie affermazioni ambigue" fatte da Sir Samuel Hoare "il quale certamente era bene informato." Se il Governo francese non aveva ordinato la mobilitazione della flotta, questo era stato fatto d'accordo col Governo britannico per evitare la profonda emozione che una misura simile avrebbe causato nel mondo. Pur essendo ansioso di 1 ottenere l'aiuto della flotta francese nel Mediterraneo, il Governo inglese aveva rimandato ai primi di dicembre qualsiasi presa di contatto tra gli Stati Maggiori dell'esercito e dell' aviazione. 9 L'affermazione di Sir Samuel che l'aggressore "nella guerra moderna può colpire con spaventosa velocità," è pure degna di attenzione. Era per questo che i Governi inglese e francese avevano concesso a Mussolini nove mesi per colpire. Era per questo che il Governo inglese si riservava il diritto di ponderare tranquillamente tutti i pro e i contro nell'eventualità in cui atti di aggressione si verificassero in Europa. Quanto all'embargo sul petrolio e agli Stati non membri della Società, cioè gli Stati Uniti, finché fu possibile lamentarsi perché gli Stati Uniti non si sarebbero associati all'embargo, si rinunciò all'embargo, perché esso non sarebbe stato efficace. Ma non appena diventò opportuno innalzare lo spauracchio della guerra in Europa, la partecipazione degli Stati Uniti al– l'embargo doveva essere deprecata per scacciare quell'orribile spauracchio. Dopo che il piano di Parigi falH, si disse - e Toynbee (II, p. 300) lo ri– pete - che Sir Samuel era andato a Parigi, essendo malato. La sua desti- 9 NYT., 3-I-36. Questa versione non fu mai contraddetta da alcuna fonte britannica. Anzi, F. Kuhn, uno dei corrispondenti da Londra del New York Times, confermò (3-1-36) che "i piani per un'azione franco-britannica per mare erano completi fino ai minimi particolari. Le con– sultazioni tra gli Stati Maggiori dell'esercito e dell'aeronautica non avevano raggiunto lo stesso grado di perfezione, ma ciò si poteva spiegare in parte col fatto che le conversazioni navali erano cominciate in ottobre, mentre quelle relative alle altre armi avevano avuto inizio solo il 10 dicembre. 562 Bibloteca Gino Bianco

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