Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Mussolini minaccia il finimondo indirizzò a Mussolini un insistente appello per un accomodamento. Il Temps (30-XI) ammonf il Duce che aveva poca probabilità di evitare un embargo sul petrolio, se non dimostrava chiaro e preciso spirito di conciliazione invece di ricorrere a movimenti di truppe e minacce di rappresaglie. Anche · Birchall seppe dalle sue molteplici fonti d'informazione che le cose in Italia non andavano cosf bene per Mussolini come nel precedente settembre (v. sopra, p. 473). Non da Roma, dove le bandiere sventolano e ci sono poliziotti dappertutto e l'en– tusiasmo popolare sembra grande, ma da Milano, Torino e da un migliaio di centri industriali minori, dove la vita dipende dal commercio piuttosto che dalla gloria, ven– gono notizie di apprensioni popolari e di profonda inquietudine. Ci sono in Italia molte persone sensate che cominciano a indagare dove condurrà tutto questo e dove le porterà Mussolini. Esse non proclamano i loro dubbi in pubblico. Questo è troppo pericoloso. Ma la polizia segreta di Mussolini è dappertutto e nessuno può misurare i veri senti– menti del popolo meglio di lui (NYT. 2-XII). Posto in faccia a questo fronte comune anglo-francese, Mussolini cessò di fare il matto, e spiegò che quando aveva dichiarato che avrebbe con– siderato l'embargo sul petrolio come un "atto ostile" aveva voluto dire soltanto un atto "non amichevole." Pare che percepisse un abisso tra un atto ostile e un atto non amichevole. Dichiarò pure che le notizie di truppe concentrate lungo il confine francese erano prive di fondamento (30 no– vembre). Cortesi annunciò che gl'italiani facevano assegnamento su Laval per arrestare la proposta di porre un embargo sul petrolio, sul carbone, sul rame e sul cotone; "della Francia si parlava di nuovo come della sorella latina" (NYT. 30-XI). Quanto all'Inghilterra, quante volte .doveva Mussolini ripetere che l'Inghilterra non aveva niente da temere dall'Italia? Un'allean– za navale anglo-italiana nel Mediterraneo "malgrado tutto quello che era accaduto" avrebbe dato sollievo alle preoccupazioni mediterranee britanni– che. Per rendere possibile tale alleanza bastava che l'Inghilterra lasciasse mano libera all'Italia in Africa Orientale (Morning Post, 30-XI). 10 Non appena ebbe dimostrato un principio di condiscendenza Mussolini ne fu largamente premiato. Il Governo canadese sconfessò (1° dicembre) il suo delegato, che come membro del Comitato dei Diciotto, aveva proposto si prendesse in considerazione la sanzione sul petrolio. 11 Augur rivelò che Peterson e St. Quentin avevano elaborato uno schema di soluzione per la vertenza. I funzionari del Governo di Washington che ·dovevano formulare 10 FEILING, p. 271, afferma che, già nel novembre "Mussolini aveva accettato il piano ri– guardo all'Abissinia centrale, e si credeva che il Negus fosse disposto a cedere territori in cambio cli un porto." Nessun documento finora conosciuto conferma questa notizia; non c'è ra– gione di escludere che Mussolini abbia consentito a qualche compromesso in un momento di "lucido intervallo.'' 11 V. sopra, p. 533. "Il rimprovero, bisogna notare, non pare abbia danneggiato la sua carriera,, (FE1s, International Episodes, p. 245). Questo fatto sembra dimostrare che il Gover– no canadese, per aiutare i conservatori britannici durante la campagna elettorale, diede istruzio– ni al suo delegato di fare la proposta, e quando la campagna fu finita pose fine alla simulazione. 553 BiblotecaGino Bianco

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