Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Sanzioni ed elezioni pieno appoggio della Società delle Nazioni, e se in qualsiasi momento dovesse scoppiare una- guerra con una nazione, alla quale imponete delle sanzioni, l'attacco sarà direttto contro la vostra marina (Baldwin, 23 e 25 ottobre). Naturalmente non c'era ragione di pensare ad armamenti grandiosi: Credo che mi conosciate abbastanza per sapere che non sono militarista, e che po– tete tranquillamente fidarvi di me (Baldwin, 25 ottobre). Non si è trattato, non si tratta e non si tratterà mai di armamenti grandiosi (28 ottobre). Do la mia parola che non vi saranno grandi armamenti (30 ottobre). Quando un anno dopo fu presentato alla Camera dei Comuni un co– lossale bilancio di spese militari, Baldwin disse: Io espongo alla Camera le mie opinioni con spaventosa franchezza ... Supponete che io fossi andato nella campagna elettorale, dicendo che la Germania stava riarmando, e che anche noi dovevamo riarmare, chi crede che questa pacifica democrazia si sarebbe scossa a quel grido in quel momento? Non so pensare a nulla che potesse rendere piu sicura per me la perdita delle elezioni... Io non feci che cogliere un momento forse meno sfortunato di un altro, e cosi noi vincemmo le elezioni con forte maggioranza ( 12 novembre 1936). Se queste parole fossero state pronunciate a Roma, sarebbero state con– siderate un compendio di "machiavellismo." Furono pronunciate da un onesto gentiluomo di campagna inglese e quindi noi dobbiamo accettarle come la quintessenza del candore. I candidati conservatori si dividevano in tre gruppi: 1) Coloro che si opponevano a sanzioni di qualsiasi specie. Il loro · leader, Amery, aveva avuto un seguito di circa 100 colleghi nella uscente Camera dei Comuni (Hansard, CXXV, p. 175). La maggioranza della Ca– mera dei Lords era d'accordo con lui. I suoi discorsi alla Camera dei Co– muni del 23 ottobre 1935 e del 24 febbraio 1936 meriterebbero di essere riprodotti letteralmente. Mussolini e Hitler non avrebbero potuto parlare diversamente, se si fossero espressi con chiarezza e coerenza. 2) La maggioranza dei candidati conservatori non intendeva andare al di là di sanzioni economiche e finanziarie e sperava che fosse possibile indurre Mussolini ad accettare al piu presto qualche specie di compromesso. Questa era una posizione sicura a mezza strada, nella quale essi non ri– schiavano di essere denunciati come "guerrafondai." È impossibile sapere quanti fra essi fossero pronti ad unirsi ai seguaci di Amery appena fossero passate le elezioni. Soltanto l'Onnipotente conosce il cuore degli uomini e forse soltanto il Diavolo conosce il cuore dei politicanti. 3) Pochi, come Churchill, si dichiaravano pronti ad andare fino in fondo con sanzioni militari. È probabile che Churchill ritenesse che que– sta minaccia potesse bastare a far intender ragione a Mussolini.· Tutti i candidati conservatori esprimevano fiducia in Baldwin, e Bald– win accettava la loro fiducia senza badare di dove venisse. Tutti chiesero 529 eca GinoBianco

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