Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Sanzioni ed elezioni Quando le sanzioni della Società dovevano entrare in vigore (18 no– vembre) il Governo di Washington si sentf, naturalmente, obbligato a di– mostrare prima che la Società agisse, che esso non era meno bene inten– zionato della Società. Perciò, il 15 novembre, Hull si sgravò di un altro sermone domenicale per raccontare al popolo americano che esso "aveva il diritto di sapere che vi erano certe merci, come petrolio, rame, camions, trattori, rottami di ferro e d'acciaio, che erano materiali di guerra essen– ziali, sebbene non fossero ancora armi, munizioni e strumenti di guerra." "Una considerevole quantità di siffatto materiale era esportato per servire alla guerra (la guerra di chi? dell'Italia? dell'Etiopia? di entrambe? Mi– steri della neutralità!). Siffatto commercio era nettamente contrario alla politica del Governo, come era contrario allo spirito generale della legge sulla neutralità del 31 agosto." Dopo avere gratificato di questa informa– zione il popolo americano nel 1935, Hull ce ne ha gratificati noi nel 1948, e ci invita a notare che la "lista delle sanzioni della Società non incluse l'importantissimo capo del petrolio, mentre il suo discorso lo includeva" (Memoirs, I, p. 435). Giustissimo. Ma avrebbe dovuto aggiungere che la sua inclusione fu "morale," cioè verbale. Il pensiero di Mussolini in quei giorni è documentato da un telegram– ma del 29 ottobre a De Bono. Il Duce prevedeva che alcuni Governi avreb– bero applicato le sanzioni al cento per cento, altri non piu che al cinquanta per cento, e altri non si sarebbero disturbati. Inoltre vi erano i Governi non associati nella Società: il Brasile, la Germania, il Giappone e gli Stati Uniti. Non credeva che le sanzioni economiche avrebbero avuto un effetto nelle operazioni militari o sulla resistenza del popolo italiano. Ma c'era pericolo che la Società pensasse a sanzioni militari qualora la inefficacia delle san– zioni economiche risultasse chiara: Inglesi e francesi me lo hanno _formalmente escluso, hanno cioè dichiarato che non hanno mai pensato al blocco, alla chiusura di Suez, ma io mi fido poco degli uni e degli altri. Si può pensare in ogni modo che, prima di passare dalle sanzioni economiche a quelle militari, pa~serà un certo periodo di tempo. Lui aveva informato Lavai delle condizioni rmmme per contentarsi, ma prevedeva che sarebbero state respinte: Bisogna persuadersi che noi avremo sicuramente soltanto quello che avremo occu– pato. A queste condizioni di fatto bisogna adeguare nel modo e nel tempo la nostra azione militare (LALLI, 28-XII-1935). L'elettorato inglese non sapeva niente né di cromo, né di titanio, né di tungsteno e di simili dettagli tecnici. Gli si domandava solo di approvare opinione pubblica." Perciò è della opinione che "l'embargo morale fu .ragionevolmente efficace." Il fatto è che le esportazioni dagli Stati Uniti all'Italia soddisfecero tutti i bisogni di Mussolini e non avevano bisogno di crescere piu che Mussolini richiedesse. La pressione di cui parla Hull non impedi in nulla le operazioni militari italiane. 527 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=