Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo cinquantacinquesimo Sanzioni ed elezioni Mentre il Comitato di Coordinazione a Ginevra ammazzava il tempo escogitando sanzioni la cui efficacia immediata sarebbe stata insignificante o nulla, Londra moltiplicava a Mussolini i segnali di via libera. Lord Lloyd spiegò a Grandi che la massa del popolo britannico non avèva alcuna voglia di arrischiare neppure una sola nave o la vita di un solo uomo per difendere la Società delle Nazioni; il Governo britannico aveva commesso un errore, non accettando la proposta di Mussolini di re– ciproca smobilitazione nel Mediterraneo. Promise di lavorare per una so– luzione che, pur tenendo presenti gli interessi della Gran Bretagna, desse all'Italia legittima soddisfazione. Durante la prossima campagna elettorale il Governo e la stampa inveirebbero contro l'Italia, ma dopo ci sarebbe possibilità di negoziati; questa era anche l'opinione di altri conservatori. Lord Mottistone parlò contro le sanzioni a Lincoln (18 ottobre).1 Runciman, (quello della Cecoslovacchia), dopo aver rivelato nello stesso giorno che "guerra significa morte non vita, orrore non felicità," aggiunse: "Finché altre nazioni si uniranno a noi per mantenere l'autorità della Società delle Nazioni, noi staremo al loro fianco, rria non possiamo e non vogliamo agire da soli." Sarebbe stato piu onesto se avesse detto che lui non voleva agire, né solo né in compagnia. Il ministro dell'Istruzione, Stanley, in un discorso del 20 ottobre, espresse il suo disappunto per i risultati ottenuti fino allora dalle sanzioni, quasi che qualcosa fosse stato fatto per ottenere dei risul– tati. Il ministro dell'Igiene, Sir Kingsley Wood, convenne con Grandi che si era messo troppo fortemente l'accento sull'antifascismo, per fini puramen– te politici (20 ottobre). Amery pron1ise a Grandi che lui e i suoi amici avrebbero fatto il possibile perché la Gran Bretagna non si trovasse impli– cata in una situazione critica contro l'Italia; Baldwin riteneva utile che Eden guadagnasse i fanatici della Società nelle prossime elezioni; ma nulla d'irreparabile sarebbe accaduto e la situazione sarebbe migliorata dopo le t Lord Mottistone fu uno degli eroi della campagna anti-sanzionista prima di mettersi in evidenza quale campione della politica filo-hitleriana. VILLARI, pp. 165-171, gli assegna una cospi– cua nicchia nel suo firmamento. 522 BibloteLd Gino Bianco

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