Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Medite"aneo e Renania a tendergli una mano soccorrevole nel caso in cui si trovasse in un pasticcio troppo grande. Le condizioni di pace di Mussolini, mandate a Parigi il 16 ottobre, fu– rono rese pubbliche il 25 ottobre. Il Times di Londra (26 ottobre) fece osservare che "tali condizioni evidentemente rivelavano una modificazione assai notevole nelle precedenti pretese italiane, che miravano ad un com– pleto assorbimento dell'Abissinia. Come tali, le nuove richieste rappresen– tavano un passo avanti nella direzione giusta." Ma i negoziati avrebbero richiesto del tempo. C'.era per conseguenza una tendenza ad intercedere 'in favore di un ulteriore rinvio nell'applicazione delle sanzioni, per la ragione che, se fossero state attuate mentre erano m corso le discussioni, il signor Mussolini avrebbe rifiutato di continuarle. Fu proprio in quei giorni che il servizio di controspionaggio francese segnalò che lo Stato Maggiore tedesco stava studiando la possibilità di rioc– cupare la Renania smilitarizzata a Versailles. 12 Secondo Gamelio ( Servir, II, p. 173) il grande errore francese "fu di avere favorito lo scoppio dell'affare abissino senza avere prima concluso un esplicito accordo col paese, che doveva essere la pietra angolare della nostra politica estera, cioè la Gran Bretagna." Questa affermazione perde molto del suo significato se si considera che: 1) Sir Austen Chamberlain sì era accordato con Mussolini fin dal dicembre 1925, senza nessun previo accordo col Governo francese; 2) Lavai fece lo stesso nel gennaio 1935; 3) Sir John Simon non era cosf stupido da non capire il significato dell'ac– cordo Mussolini-Lavai; 4) Sir John Simon non sollevò nessuna obiezione; 5) fu la rivolta della pubblica opinione inglese che creò le difficoltà che nessuno aveva prevedute né in Londra, né in· Parigi, né in Roma; e 6) Sir John Simon e Sir Samuel Hoare, nella speranza di poter girare intorno alla opinione pubblica inglese, non pensarono mai di tenere fermi né Lavai né Mussolini, ma cercarono di aiutarli piu che potessero nelle loro difficoltà. 12 GAMELIN, Servir, Il, p. 175. 521 Bi'bloteca Gino Bianco

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