Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Prelt,dio alla seconda guerra mondiale tannico non volle consentire alla pubblicazione. In ogni modo, Lavai di– chiarò che accettava "illimitata solidarietà di azione in tema di assistenza militare, aerea e navale" nell'eventualità che un membro della Società delle Nazioni fosse attaccato dallo Stato trasgressore del Patto in conseguenza di misure prese in applicazione del Patto. Ma si sentiva sicuro che il Governo britannico non avrebbe preso l'iniziativa di alcuna disposizione contro l'Ita– lia che "non fosse conforme alle decisioni prese o da prendersi dalla So– cietà delle Nazioni in pieno accordo con la ·Francia." Sir Samuel consentf. Per conseguenza il 19 ottobre Baldwin fece una pubblica dichiarazione che "nessun' azione isolata verrebbe intrapresa dalla Gran Bretagna." E il 20 ottobre un comunicato ufficiale britannico e ita– liano annunciò che il 18 ottobre l'ambasciatore britannico a Roma aveva assicurato Mussolini "che il Governo di Sua Maestà non aveva intenzione d'intraprendere, nell'attuale dissidio tra Italia e Abissinia, alcuna azione al di là di quanto era richiesto dai suoi obblighi collettivi di leale membro della Società." Sir Samuel ripeté questa dichiarazione alla Camera dei Co– muni il 22 ottobre. Possiamo perciò affermare con sicurezza che Lavai, promettendo "il– limitata solidarietà" ottenne un esplicito impegno dal Governo inglese che · esso non avrebbe ricorso mai piu ad iniziative isolate come quella di con– centrare la flotta nel Mediterraneo, e in compenso accettò lo stesso obbligo per la Francia riguardo alla Germania. In Feiling 9 si legge: "Noi avevamo promesso alla Francia che l'applicazione delle sanzioni contro l'Italia allora, o la Germania in seguito, doveva essere decisa di comune accordo." Come osservò Toynbee (II, p. 266) questo accordo riconosceva a ciascun Governo il diritto di porre un liberum veto a qualsiasi iniziativa, su cui i due non si fossero accordati in precedenza. "Esso ebbe nei mesi che seguirono un effetto profondo nel restringere il campo e l'efficacia delle sanzioni contro l'Italia." Ed è lecito aggiungere che dovevano avere un effetto anche piu importante pochi mesi dopo nella questione della Renania. Fu un capolavoro di ciò che la gente rispettabile in Inghilterra e in America disprezza come "combinazione machiavellica italiana." Infatti La– val ottenne il diritto di dominare le decisioni della Società; al tempo stesso Hoare ottenne il diritto di lamentarsi che la riluttanza francese ad agire fosse la sola causa di tutto il male; e al tempo stesso Mussolini ottenne la certezza che il Governo inglese non avrebbe preso alcuna iniziativa senza il previo consenso di Lavai, cioè di Mussolini, e per conseguenza le san– zioni economiche e finanziarie sarebbero state accettabili per lui. "Monsieur tout le monde" aveva motivo di essere felice e contento, e Mussolini piu di qualunque altro. Aveva ottenuto un nuovo guadagno. Ora era libero spondente di Ginevra del Manchester Guardian Robert Dell (The Geneva Racket, pp. 120-121). Se non erriamo, il documento non fu mai pubblicato per esteso. 9 Life of Neville Chamberlain, p. 271. 518 Biblo eca Gino Bianco

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