Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Le sanzioni "relativamente mitiH gono a mandare un poliziotto ad affrontare un uomo armato di fucile con un baston– cino di legno (ilarità) (MG. 13-XI). 2) Esportazione in Italia o transito attraverso l'Italia di armi, muni– zioni e strumenti di guerra. Questa sanzione avrebbe potuto essere efficace solo a due condizioni: a) che tutti i Governi, compresi quelli che non erano membri della Società, la applicassero; b) che la guerra durasse a lun– go, le provviste dell'Italia si esaurissero, ed essa fosse quindi privata delle materie prime necessarie per l'ulteriore produzione di armi. Il Daily Express di Lord Beaverbrook (22 ott.obre) affermò che dal gennaio al settembre 1935 la Francia aveva esportato in Italia 478 tonnellate di TNT, e 697 ton– nellate di glicerina, essenziale nella produzione degli esplosivi; e in settem– bre erano stati importati in Italia dalla Francia aeroplani e parti di aeropla– ni per un valore di 196.000 sterline. Il giorno precedente 600 vagoni erano partiti da Parigi per l'Italia.2 Sarebbe interessante sapere quali altre impor– tazioni di armi ed altri strumenti di guerra abbiano avuto luogo nel mese di ottobre del 1935, da tutti i paesi del mondo, mentre il Comitato di coor– dinazione aspettava le risposte dai Governi di questi stessi paesi. 3) Prestiti, crediti, emissioni o sottoscrizioni di azioni od altre quote di capitale a favore di pubbliche autorità, privati e società in territorio italiano. Questa sanzione tendeva a rendere impossibile al Governo italiano il pa– gamento in contanti delle importazioni necessarie alla produzione di ar– mamenti e alla quotidiana sussistenza della popolazione. Avrebbe provocato la diminuzione delle riserve auree in Italia. Per conseguenza, le importa– zioni non avrebbero piu potuto essere pagate in contanti, e sarebbero ces– sate. Questa sanzione sarebbe stata efficace solo se la guerra si fosse prolun– gata finché le riserve auree italiane fossero esaurite. 4) Esportazione di merci italiane in territori di altri paesi. Combinato con la proibizione 2, questo divieto tendeva ad impedire il pagamento, ~e– diante merci italiane esportate, di merci importate in Italia. Alla Camera dei Comuni, il 24 febbraio 1936, Eden spiegò questo punto come segue: Normalmente le importazioni in qualsiasi paese si pagano con uno di questi tre mezzi: le esportazioni, visibili o invisibili; transazioni su capitali; oppure oro. Le sanzioni imposte dalla Società eliminano in gran parte, nei limiti in cui la Società può farlo, i primi due mezzi di pagamento, e vorrei ricordare alla Camera che le normali esportazioni dell'Italia nelle nazioni della Società ammontano al 70 per cento del suo commercio di esportazione. Si vedrà quindi che la capacità di acquisto dell'ag– gressore deve per conseguenza essere fortemente ridotta. Una nazione in una posizione simile può, naturalmente, continuare ad acquistare in oro finché le sue riserve in oro e di divisa estera lo consentano, ma in tali condizioni le riserve · di qual~iasi nazione devono necessariamente subire una continua dimiQ.uzione. Verrebbe quindi il momento, m cui la capacità di acquisto sarebbe assolutamente esaurita ... L'effetto di queste san- 2 Il 23 ottobre Lloyd George ripeté alla Camera dei Comuni la notizia relativa al TNT e alla glicerina. Richiesto insistentemente di dare spiegazioni, Eden dichiarò che egli non sapeva niente e che, ad ogni modo, la Società delle Nazioni non aveva mai proibito quel com– mercio. 507 Bibloteca Gino Bianco

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