Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo cinquantatreesimo Le sanzioni "relativamente miti" La lista delle sanzioni fu compilata dal Comitato di Ginevra con lo– devole rapidità fra l' 11 e il 19 ottobre, e i Governi associati nella Società furono invitati ad approvare o respingere la lista prima del 28 ottobre. I divieti si dividevano in quattro gruppi: 1) Esportazioni in Italia di animali da trasporto, gomma, bauxite, al– luminio, cromo, manganese, nichel, tungsteno, stagno, ed altri minerali di minor conto. L'esportazione di alluminio in Italia fu strettamente proibita. Ma l'alluminio era quasi il solo metallo che l'Italia produceva oltre i suoi bisogni. La importazione di rottami di ferro e di minerali ferrosi fu severamente vietata per fare pubblicamente giustizia. Ma l'industria metallurgica italiana ne faceva poco uso, e né l'acciaio né la ghisa furono vietati. Cosi l'Italia non soffrf nessuna difficoltà. 1 Il Comitato mise l'embargo sui muli, asini e cammelli, e non sulle auto– mobili e sui camions, senza parlare del petrolio. Il Comitato e il suo presi– dente, Eden, non erano privi di un certo umorismo. Lloyd George descrisse la farsa: Prima di tutto fecero le viste di voler agire energicamente contro l'Italia - io stesso mi lasciai metter dentro per ventiquattr'ore (ilarità). Poi fecero complicati pre– parativi per privare l'Italia di quelle cose di cui poteva fare a meno (ilarità) - e poi presero altre disposizioni per venderle tutto ciò che le era indispensabile per continua– re la guerra - cotone, glicerina e carbone. (grida: "Vergognai") Noi vendemmo perfino petrolio per i suoi aeroplani da bombardamento. Sanzioni inefficaci equival- 1 ÙIURClllLL, The Gatbering Storm, p. 176 {traduz. it. p. 203). Churchill parla con am– mirazione di Eden che lavora a tenere insieme l'Assemblea della Società delle Nazioni per una politica di "sanzioni" (Tbe Gatbering Storm, pp. 172-3; traduz. ital. pp. 198-99, 203). Ma passa sotto silenzio l'accordo del 10 settembre per evitare le sanzioni militari. Scrive solamen– te: "Le sanzioni significavano intercettare all'Italia ogni aiuto finanziario e ogni fornitura eco– nomica e dare {?} tutta questa assistenza all'Abissinia. Questo era un formidabile ostacolo per un paese come l'Italia che dipendeva dalle libere importazioni marittime di molti prodotti in– dispensabili alla guerra. Lo zelo di Eden, e la sua abilità e i principt da lui proclamati domi– narono l'Assemblea." D'altra parte Churchill ammette che le sanzioni "non erano vere san– zioni per paralizzare l'aggressore ma solamente sanzioni metà e metà quali l'aggressore avrebbe tollerato." Perché allora tanta ammirazione per lo zelo, la abilità e i principt di Eden? 506 Bibloteca Gino Bianco

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