Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Entra in scena Mussolini vinti, alle cosf dette "nazioni proletarie" - Russia, Germania, Ungheria e Bulgaria. 5 Al primo Congresso fascista di Firenze nell'ottobre 1919 dichiarò: "Il fascismo non crede nella vitalità della cosidetta Società delle N azio– ni. "6 In un discorso del 20 settembre 1920 oppose all"' evangelica stupidità" della Società la necessità di adottare "non la politica dello zuccherino, ma quella del bastone"; la Società delle Nazioni era una "specie di mostruoso aborto idealistico-plutocratico" (PI. 12-XI-1920). Sia che non avesse messo ordine nelle proprie idee, sia che non ritenesse venuto il momento per manifestarle in tutte le loro conseguenze, continuò per tutto il 1919 e il 1920 a servire al pubblico un indefinibile miscuglio di sindacalismo rivoluzionario, anarchismo bombardatore, romanticismo belli– coso e sciovinismo piccolo-borghese. L'ora tanto attesa della rivoluzione so,– ciale era finalmente suonata. Il merito di aver provocato questo colpo di fortuna per il proletariato spettava non ai socialisti, che si erano opposti alla guerra, ma a quei veri rivoluzionari - primo fra tutti lui - che avevano voluto la guerra e preparata cosf la strada per la crisi post-bellica e la ri... voluzione. Io parto dall'individuo e punto contro lo Stato... Abbasso Io Stato sotto tutte le sue specie e incarnazioni d'ieri. Lo Stato d'ieri di oggi e di domani. Lo Stato borghese e quello socialista. A noi che siamo i morituri dell'individualismo non resta, per il buio presente e per il tenebroso domani, che la religione, assurda oramai, ma consola– trice dell'Anarchia! (PI. 6-IV-1920). Era sempre stato ed era ancora ferocemente anti-clericale, anzi anti– religioso. Secondo lui, non c'era che una soluzione per il problema dei rap– porti tra il Papa e il Governo italiano: Invitare Sua Santità a sgomberare da Roma e tornare ad Avignone oppure, in con– formità con le predilezioni dimostrate dal Vaticano durante la guerra, a fissare la propria residenza tra i Boches (PI. 18-XI-1919). Noi abbiamo stracciato tutte le verità rivelate, sputato su tutti i dogmi, respinto tutti i paradisi, schernito tutti i ciarlatani: bianchi, rossi e neri ... Da due Vaticani par– tono oggi le encicliche: da quello di Roma e da quello di Mosca. Noi siamo gli eretici di queste due religioni (PI. 1-1-1920). Nel numero del 6 marzo 1920 la Civiltà Cattolica, organo dei Padri Gesuiti di Roma, qualificò il giornale di Mussolini, Popolo d'Italia, con 1 seguenti termini: Un giornale di cui abbiamo dovuto occuparci già una volta - ed è anche troppo - per le sue luride bestemmie ed ignobili turpitudini: ... mestiere· di villani insulti e di violente polemiche che è come la caratteristica di quel foglio? (p. 472) Nel dicembre 1920 Mussolini senti che il vento era cambiato. Si rese conto che la causa di D'Annunzio a Fiume era perduta e, mentre il Go- s I documenti relativi alla campagna ultra-rivoluzionaria condotta da Mussolini e dai suoi amici durante il 1919 e 1920 possono trovarsi in Matteotti, Il fascismo della prima èra e Reliquie. 6 GoRGOLINI, Il fascismo nella vita italiana, p. 182. 27 BiblotecaGin9 Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=