Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo secondo Entra in scena Mussolini Quando, nell'estate del 1914, scoppiò la prima guerra mondiale, Benito Mussolini era un socialista rivoluzionario internazionalista, e dirigeva il quotidiano Avanti!, organo ufficiale del Partito socialista italiano. Nei mesi di luglio, agosto e settembre sostenne, conforme alla dottrina marxista, che la guerra doveva essere impedita dalla rivoluzione sociale. Per sollevare il proletariato italiano contro la guerra, sfruttò il generale sentimento di osti– lità .contro Austria e Germania, finché ci f:u pericolo che il Governo italiano decidesse d'intervenire al loro fianco. Ma il suo bersaglio era la moribonda società capitalista. Condivideva l'atteggiamento di Lenin: il "proletariato" non doveva lasciarsi trascinare nella guerra; invece di traviarsi nella cosi detta "difesa della patria" doveva inserirsi nella crisi della società capitali– stica e promuovere la rivoluzione sociale. Il 13 agosto scrisse: Colla guerra la borghesia pone il proletariato dinanzi a questo tragico dilemma: o l'insurrezione facilmente repressa nel sangue, o la partecipazione solidale al macello. Si capisce che quest'ultimo termine del dilemma è mascherato di parole piu o meno solenni, come patria, dovere, integrità territoriale, ecc., ma la sostanza non muta. Ecco la ragione profonda che ci fa detestare la guerra (Avanti!). E il 16: Noi vogliamo rimanere - fino all'ultimo - fedeli alle nostre idee di socialisti e di internazionalisti, il turbine potrà travolgere le nostre persone, ma non travolgerà la nostra fede (Avanti!, 16-VIII-1914). L'Italia doveva restare neutrale. Se il Governo avesse cercato di passare dalla neutralità alla guerra, sia contro gl'lmperi Centrali, sia contro la Tri– plice Intesa, il proletariato doveva scatenare la rivoluzione sociale. Il quo– tidiano socialista era pieno di proteste, accuse, minacce, contro il Governo italiano, contro le "orde germaniche" (5-VIIl-1915), contro l'imperialismo britannico e francese, contro il Belgio, contro il mondo intero. Ecco quanto aveva da dire sul Belgio (8-IX-1914): 24 Bib eca Gino Bianco

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