Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo , quarantasettesimo L'opinione pubblica all'opera Il Consiglio della Società delle Nazioni si riunf il 4 settembre. Eden, secondo il suo biografo ufficiale, fu mandato a Ginevra "sen– z'alcuna istruzione." Il Governo "non era arrivato ad alcuna meditata con– clusione riguardo ad una prossima iniziativa. 111 Questo è assurdo. Baldwin era ad Aix a riposarsi, ed Eden pranzò con lui alla vigilia della riunio– ne di Ginevra. Fu la loro conversazione limitata al bel tempo? Quanto Eden fece a Ginevra coincide perfettamente con la linea di condotta che era stata fissata molto tempo prima a Londra. Le difficoltà, che Eden doveva superare, non derivavano dalla mancanza d'istruzioni, ma dal bisogno di se– guirle, e al tempo stesso di ingannare gli elettori inglesi in vista delle prossime elezioni. Il Consiglio della Società non poteva rinviare la questione etiopica. La riunione del Consiglio doveva essere seguita da una sessione dell'Assem– blea Generale. Con rappresentanti di cinquantacinque Governi, essa era qualche cosa di simile ad un parlamento mondiale. Era prevista la pre– senza di cinque primi ministri. Le discussioni e le decisioni non si poteva– no tenere in segreto, come quelle del Consiglio. Numerosi gruppi di uomi– ni e donne venuti da tutte le parti del mondo assistevano alle sedute del- 1' Assemblea. Eden e Lavai erano assaliti da tutte le parti con indirizzi e deputazioni che reclamavano fatti e non parole. Il delegato svedese all'As– semblea annunciò che i paesi scandinavi insistevano per la piena applica– zione del Patto; c'era il caso che abbandonassero la Società se il Patto non fosse stato applicato. C'era la "pubblica opinione," 'quel "ridicolo buratti– no" che sollevava· il disprezzo di Mussolini, ma a cui gli uomini politici dei paesi liberi, e specialmente d'Inghilterra (alla vigilia di un'elezione ge– nerale) annettevano un'assurda· importanza. Finanche un uomo come Gamelin sentiva che quella "opinione pub– blica" doveva essere tenuta in considerazione. Quando Badoglio assisté uf– ficialmente alle grandi manovre francesi, nel settembre, Gamelin insisté 1 ]OHNSON, op. cii., p. 290. Biblo'teca Gino Bianco 447

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