Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Alla decisione presa dal Gabinetto di assicurare il trionfo ai principi della So– cietà delle Nazioni è venuto a mancare il cuore. Quando un orologio viene lasciato cadere, e la molla si rompe, quest'ultima si svolge rumorosamente prima di morire. Come avviene alla molla rotta, cosi lo sforzo per affermare la supremazia della Società può produrre una rumorosa oratoria, ma il risultato finale negativo è oramai sicuro. Eden continuava nell'" ingrato compito di difendere la causa persa delle sanzioni a Ginevra," ma il Gabinetto britannico doveva o comprare l'ap– poggio francese all'attuale atteggiamento britannico mediante una resa a di– screzione sulla questione della sicurezza in Europa, oppure considerare l'al– ternativa che implicava un accordo con Mussolini. Con la prima soluzione, la Gran Bretagna "avrebbe dovuto accettare pubblicamente obbligazioni formali e irrevocabili di aiuto incondizionato alla Francia contro un'aggres– sione della Germania sul Reno o in Austria." L'appoggio ad una simile po– litica da parte dell'opinione pubblica in Gran Bretagna era dubbio. Rima– neva l'altra alternativa. Le pubbliche dichiarazioni del sig. Eden a Ginevra affermeranno la stretta aderen– za della Gran Bretagna ai principi della Società, e domanderanno che l'aggressore dia piena soddisfazione. Ma nel retroscena è già cominciato un movimento suggerito dalla speranza di scoprire un compromesso col Duce... Il Primo Ministro di Francia, Pierre Laval, servirà probabilmente la causa dell'accordo, facendo la parte dell'intermediario tra Londra e Roma nel congegnare una formula di compromesso che salvi la faccia alla Società e soddisfi Mussolini. Ancora il 25 settembre Birchall continuava a suonare la sua arpa sulla bomba del petrolio. 446 L. ,ca Gino Bianco

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