Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo quarantaseiesimo La bomba del petrolio Frattanto il Comitato degli arbitri sulla questione di Ual-Ual aveva ripreso il lavoro con Nicolas Politis super arbitro. Se avessero veramente voluto accertare che cosa fosse accaduto ad Ual– Ual, gli arbitri avrebbero cominciato dall'interrogare il colonnello Clifford che era stato sul posto. Dimenticarono di citarlo. La spiegazione piu plausibile di questa dimenticanza sembra essere che il Governo inglese non voleva che il suo colonnello Blimp testimoniasse in favore dell'Etiopia contro l'Italia, provocando un'altra tempesta, ed esacerbando ancor piu l'o– pinione pubblica inglese contro il Duce. D'altra parte è probabile che i delegati etiopici non abbiano insistito perché il colonnello Blimp testimo– niasse, per paura che il Governo inglese gli desse istruzioni di testimoniare in favore dell'Italia. Quanto ai delegati italiani presso il Comitato, essi piu di ogni altro avevano motivo d'ignorare quel testimone oculare. Dopo uno scambio di vedute con Laval e Eden (14 agosto) Politis si sprofondò nello studio dei documenti, e venne alla conclusione che né l'Etiopia né l'Italia "erano responsabili" per l'attacco del S dicembre 1934. Gli altri quattro arbitri concordarono in quella opinione. Cosi'. il 3 settem– bre 1935 la commedia ebbe fìne. 1 Ma chi se ne curava ora? "L'incidente non aveva nessuna importanza intrinseca. Era servito a fornire il pretesto per una vasta concentrazione di truppe italiane, oramai poteva essere ab– bandonato. 112 Mussolini poteva ora procedere in piena libertà. Ai primi di settembre mandò a De Bono le istruzioni seguenti: Dopo il 10 settembre, quando riceverai un mio telegramma cos1 concepito: "rice– vuto tuo rapporto" a mia firma, darai l'ordine di avanzare nelle successive 24 ore. 1 I documenti del caso furono riuniti in un grande libro da A. DE LA PRADELLE, Le Conflit Italo-Ethiopien. Il compilatore, famoso specialista in diritto internazionale, dedicò 145 pagine alla storia dei rapporti dell'Etiopia col mondo intero dai tempi del Giardino dell'Eden all'in– cidente di Ual-Ual, facendo sempre apparire la Francia quale paladino dell'indipendenza e del– l'integrità etiopica. Non una sola parola dell'intesa Lavai-Mussolini del gennaio 1935. Et voilà comment on ,c,it l'histoire. 2 CAu, International Relations, p. 224. 440 Bibloteca Gino Bianco

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