Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Entra in scena F. D. Roosevelt punitiva collettiva. La politica americana giustificava dubbi riguardo "alla saggezza o al significato di un'azione punitiva." Baldwin non si sarebbe accontentato neppure dell'astensione americana. Chiedeva una cooperazione positiva. Il 23 novembre 1934, cioè quando or– mai tutte le Cancellerie si erano rese conto delle intenzioni aggressive del Duce contro l'Etiopia, 15 Baldwin fece la seguente dichiarazione: · Un sistema di pace collettivo è a mio avviso assolutamente impraticabile in con– siderazione del fatto che oggi gli Stati Uniti non sono ancora, con nostro infinito ram– marico, membri della Società delle Nazioni, e che negli ultimi due o tre anni due gran– di potenze, Germania e Giappone, se ne sono ritirate. Un sistema di pace collettiva non si potrebbe attuare senza quei paesi, di questo io sono sicurissimo... Io non con– sentirò mai che la marina britannica sia adoperata per il blocco armato di un paese, finché non saprò che e.osa faranno gli Stati Uniti. L'Italia non era né nell'Atlantico né nel Pacifico. Per fermare Musso– lini gli Stati Uniti e il Giappone non erano necessari nel Mediterraneo. La Gran Bretagna e la Francia, unite, avevano una forza schiacciante, an– che se gli Stati Uniti fossero rimasti neutrali. Per quanto riguarda Hitler, egli non aveva ancora né per terra né per mare forze sufficienti a sfida– re un blocco composto d'Inghilterra, Francia, Russia e la Piccola Intesa. Insomma, dato lo stato delle....forzenavali nel Mediterraneo - stato del qua– le Londra e Parigi erano altrettanto perfettamente informate quanto Mu.s– solini e i suoi consiglieri - e in vista della situazione militare sul conti– nente europeo, sarebbe stato possibile, anche senza l'intervento attivo de– gli Stati Uniti, arrestare Mussolini nel suo tuffo verso la guerra. Baldwin per avere un pretesto per sottrarre il Governo britannico agli obblighi as– sunti col Patto della Società, reclamava dagli Stati Uniti ciò che questi non erano in obbligo di dare né era necessario per la Società. "Dove non c'è la voglia, non c'è neanche la via." 15 CECIL, A Great Experiment, pp. 264, 332: "Le intenzioni dell'Italia erano comune argo– mento di discvrso a Roma già nell'estate del 1934. Un autorevole personaggio inglese, in visita a Roma in quel tempo, fu tanto colpito da ciò che udf, che al suo ritorno ritenne giusto infor– mare il nostro Ministero degli esteri. Questi, tuttavia, non ag{ in alcun modo ... Nell'autunno del 1934, era noto che il Governo fascista si stava preparando all'invasione dell'Abissinia. Il Governo inglese - e senza dubbio anche il Governo francese - ricevette notizie in proposito. Fra gli altri, io personalmente attirai l'attenzione del Governo sulle notizie dall'Abissinia e in– sistei perché la Società delle Nazioni agisse. Non se ne fece nulla." 439 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=