Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Entra in scena F. D. Roosevelt "non c'era stata alcuna richiesta negli ultimi quattro mesi e quindi alcun rifiuto." È evidente che mentiva. Un deputato chiese al ministro degli Este– ri quale fosse la politica degli altri paesi e se il Governo britannico avesse definita la propria politica a questo riguardo. Sir Samuel Hoare rispose che il Governo francese aveva proibito l'esportazione di materiale da guerra tanto in Italia quanto in Etiopia; la Svezia non aveva ricevuto alcuna ri– chiesta di licenze d'esportazione; non poteva dire che cosa avessero fatto il Belgio, la Cecoslovacchia e altri paesi. Quanto alla politica britannica, sperava di fare una dichiarazione su questo argomento molto presto. Il de– putato insisté: se "quel prolungato rinvio da parte del governo britanni– co non fosse scorretto verso l'Etiopia." Sir Samuel rispose che preferiva la– sciar stare questioni di questo genere fino a quando avesse fatto la pro– messa dichiarazione. La dichiarazione venne il giorno seguente. "Per il momento" nessuna licenza per l'esportazione di armi dall'Inghilterra verrebbe data né all'I– talia né all'Etiopia. Imminenti negoziati diplomatici per la soluzione pacifi– ca del dissidio avrebbero potuto essere pregiudicati da un'esportazione di armi che presumibilmente avrebbe giovato alla disarmata Abissinia piu che alla sua rivale. Era chiaro che il Governo britannico, d'accordo col Governo francese, sosteneva Mussolini. A questo punto (26 luglio) Roosevelt annunciò che la controversia ita– lo-etiopica non interessava direttamente gli Stati Uniti. 11 Gli Stati Uniti non erano coinvolti e non si impegnavano. Il New York. Times in un artico– lo di fondo (29-VII-35) spiegò che non c'era nessuna contraddizione tra l'af– fermazione di Roosevelt che non aveva intenzione d'intervenire in una guerra che non interessava direttamente l'America, e l'affermazione di Hull che gli Stati Uniti "s'interessavano profondamente" alla controversia italo-etiopica. "Il sig. Hull parlava in termini di morale internazionale" men– tre "il Presidente, a quanto pareva, considerava la questione da un punto di vista piu materialistico." "Sarebbe assurdo per noi ricorrere alla forza o minacciare di farlo, per salvare l'Etiopia dall'aggressione italiana." Come dell'uccello nell'aria, soltanto Dio si curava di Hailé Selassié. Alcuni giorni dopo, quando il Consiglio della Società delle Nazioni si riuni per discutere (ma anche per rinviare) la questione (p. 412) il Pre– sidente Roosevelt espresse la speranza del popolo americano che la Società risolvesse la questione che era sorta e che la pace fosse mantenuta (1° ago– sto). "Questo desiderio avrebbe potuto essere appagato sia mediante una soluzione che cedesse alle pretese dell'Italia, sia rifiutando quelle pretese" {FE1s, p. 220). Non si poteva essere piu equidistanti di cosL Nella discussione che ebbe luogo alla Camera dei Comuni, il I° agosto 1935, il deputato Foot chiese se e quali passi il Governo inglese avesse fatto per sapere quale atteggiamento avrebbero assunto gli Stati Uniti nel- 11 Cosa strana: Hull ignora questo documento nelle Memoirs, I, p. 421. 435 Bibloteca -Gino Bianco

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