Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo quarantacinquesimo Entra in scena F. D. Roosevelt Hailé Selassié non aveva fabbriche né di armi né di munizioni. Le importazioni di armi in Etiopia erano regolate da un trattato del 1930 fra Inghilterra, Francia, Italia ed Etiopia. Era permesso il transito . delle armi attraverso le colonie europee che circondavano l'Etiopia da ogni parte, sotto condizione che i carichi fossero autorizzati dal Governo del paese produttore e da quello di Addis Abeba. Il trattato mirava ad evitare che Governi esteri armassero ribelli al Governo centrale dell'Etio– pia, e mettere l'Imperatore in istato da "ottenere tutte le armi e munizio– ni necessarie per la difesa dei suoi territori contro un'aggressione esterna." I suoi limitati mezzi finanziari impedivano ad Hailé Selassié di acqui– stare piu che provviste assai modeste. D'altra parte i diplomatici di Mus– solini ovunque protestarono che i Governi i quali permettessero la espor– tazione di armi all'Etiopia, davano prova di sentimenti non amichevoli verso l'Italia. Nello stesso tempo offrivano ai produttori prezzi piu alti di quelli che Hailé Selassié potesse pagare. 1 Inoltre Lavai, mentre proibiva ogni esportazione dalla Francia verso l'Etiopia, lasciava che materie essen– ziali per la guerra passassero dalla Francia in Italia. Anche il Presidente del Ministero inglese del commercio, quello stesso Walter Runciman, che nel 1938, sotto il nome di Lord Runciman, doveva rappresentare la parte di Giuda Iscariota in Cecoslovacchia, ammise nella Camera dei Comuni (21 maggio) di avere, da alcuni mesi, arrestato ogni permesso di esporta– zione verso l'Etiopia. In Inghilterra, e con minore insistenza in Francia, i due Governi era– no accusati di assoggettare l'Etiopia ad una delle sanzioni minacciate dal Patto della Società delle Nazioni contro l'aggressore, come se l'aggressore fosse Hailé Selassié, e non Mussolini. t VILI.ARI, Storia diplomatica, pp. 81-82 sgg., afferma che secondo .informazioni "di natura abbastanza attendibile," non appena le prime unità italiane furono mobilitate, 11 le spedizioni di armi verso l'Etiopia salirono a proporzioni impressionanti," e "materiale di guerra in grande quantità" arrivò in Etiopia. Se dobbiamo credergli, una persona appartenente alla famiglia di Eden cercò di comprare armi per l'Etiopia in Spagna ma... non ci riusci. Il fatto è che il materiale guerresco di Hailé Selassié non fu mai "impressionante." 429 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=