Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

I criminali di pace non era un giorno di festa, ma di lutto. Si pentivano di essere stati in guerra. Uomini e donne di tutte le condizioni sociali facevano dimostra– zioni per le strade portando cartelli con le parole: "Mai piu." Oratori agli angoli delle strade condannavano la guerra. Una vera e propria mobili– tazione contro la guerra si svolgeva in quel giorno. E per tutto l'anno il problema della guerra e della pace era discusso in circoli, esercizi p~b– blici, case private e dai pulpiti. La pace era una religione per una gran– dissima parte del popolo inglese. Essi non facevano distinzione tra l'ini– ziare una guerra e l'opporsi con la guerra alla guerra iniziata da un ri– baldo, per dimostrargli che la guerra non gli frutta niente. La guerra era sempre un peccato, ed era sempre ingiusta. Dato che l'Inghilterra rischia– va di essere trascinata in guerra dall'eventuale bisogno di aiutare la Fran– cia contro un'aggressione della Germania, i pacifisti britannici erano facil– mente spinti a diventare francofobi e germanofili, quando non si limitava– no semplicemente a chiudersi in quell'" insularità" britannica che è fonda– mentalmente una forma attenuata di francofobia e germanofilia. Odiavano piu la guerra che Hitler. 6 I pacifisti duri a morire non erano numerosi nel Partito conservatore, ma ce n'erano molti nel Partito liberale e an– cor piu nel Partito laburista. George Lansbury, e Lord Ponsonby, leader dello stesso partito nella Camera dei Lords, erano pacifisti intransigenti. Il grido di battaglia di questi uomini era la distinzione tra paesi "possi– denti" e paesi "nullatenenti." Non avevano l'Italia e la Germania ricevu– to un trattamento spietato nei trattati di pace? Mussolini e Hitler chiedeva– no solo che queste ingiustizie fossero riparate. Se fossero stati costretti a ricorrere alla guerra per ottenere la giustizia che veniva negata loro nella pace, la colpa non sarebbe stata loro, ma di quelli che non avevano ac– colto le loro domande. Un pacifista corre il rischio di diventare l'alleato del nemico del proprio paese, se il proprio paese, anziché sottomettersi pacifica– mente alla minaccia di guerra, vi si oppone e cosf provoca la guerra. Quanto ai marxisti ortodossi, quali Sir Stafford Cripps, essi vedevano dietro a tutte le guerre la zampa diabolica del "capitalismo." Temendo che qualche "mercante di morte" stesse in agguato dietro la Società delle Nazioni, rifiutarono di essere coinvolti in una guerra contro il "capitali- 6 Durante il processo di Norimberga, Karl Severing, il sociiildemocratico tedesco, che era stato ministro dell'Interno sotto la Repubblica di Weimar, testimoniò (NYT., 22-V-46) che "membri del Partito laburista britannico lodavano Adolf Hitler prima della guerra e gli anti– nazisti ricorrevano invano ad essi per aiuto. Noi osservammo spesso con rammarico che membri del Partito laburista britannico, non in veste ufficiale, ma quali privati, erano ospiti di Hitler e tornavano in Inghilterra a lodare le intenzioni pacifiche di Hitler." Severing nominò solo Philip Snowden, laburista, Cancelliere dello Scacchiere nel 1929. Avrebbe potuto nominare anche Geor– ge Lansbury, Lord Allen of Hurtwood, intimo amico di MacDonald, e molti, troppi altri. Avreb– be potuto nominare anche Lloyd George. Il presidente della corte, Lawrence, tagliò corto a quella testimonianza come "irrilevante." Considerava "irrilevante" ogni prova che potesse di– mostrare che Hitler aveva avuto un non irrilevante appoggio in Inghilterra (v. sopra, p. 290). Dato questo modo di pensare, è molto probabile che molti documenti siano stati distrutti come "irrilevanti" da "esperti" britannici, russi, americani e francesi, che esaminarono le tonnellate di documenti germanici per preparare i processi di Norimberga. Perfino il Vaticano poté mandare uno dei suoi "esperti," il gesuita Padre E. A. Walsh, a vedere se ci fosse qualche documento "irrilevante" che interessasse il Vaticano. 427 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=