Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo quarantaquattresimo I criminali di pace Dopo la Conferenza di Parigi, Lavai informò Cerruti che, una volta scoppiata la guerra, egli non poteva far a meno di attenersi ad una deci– sione presa secondo il Patto, ma si sarebbe opposto a "qualsiasi dichiara– zione offensiva per l'Italia.,, Domandò anche se il Governo italiano, una volta iniziate le operazioni militari, e dopo un successo iniziale~ sarebbe sta– to disposto ad esaminare le proposte di penetrazione economica che aveva respinte pochi giorni prima. Cerruti diede la risposta che ormai era diven– tata di rito: non poteva esservi sicurezza per le colonie italiane finché l'E– tiopia non fosse stata completamente disarmata. Lavai domandò se l'Ita– lia s'impegnava a non tagliare la ferrovia di Gibuti. Cerruti rispose che la questione rientrava nella competenza dei militari. 1 Laval consigliò il Gover– no italiano a presentare alla Società delle Nazioni una documentazione sui delitti dell'Etiopia. Cerruti approvò l'idea, perché la Società, in base a tale documentazione, avrebbe potuto espellere l'Etiopia e lasciare mano libera all'Italia. Laval non credeva che questa soluzione fosse probabile; ma la documentazione, se non altro, avrebbe migliorato la situazione morale del– l'Italia. Sospettava che il Governo britannico non avrebbe proposto le san– zioni, ma le avrebbe fatte proporre da uno dei suoi satelliti, per esempio la Danimarca, e allora avrebbe appoggiato la proposta. Per conto suo lui era contrario a tutte le sanzioni. Ma non era riuscito a indurre tutti i suoi colleghi nel Gabinetto a promettere di votare contro di esse. Uno dei suoi colleghi, il ministro delle Colonie, colonnello Fabry, sentiva la massima ammirazione per il Duce. Ma prevedeva che Hitler avrebbe preso una delle sue non desiderabili iniziative mentre gl'italiani erano impegna– ti in Africa Orientale. 2 A Londra, fu indetta una riunione del Gabinetto britannico con la massima pubblicità. Il Primo Ministro Baldwin troncò le vacanze ad Aix– les-Bains; il Primo Lord dell'Ammiragliato e Lord Londonderry, che era- 1 VILLARI, Storia diplomatica, p. 185. 2 VILLARI, Storia diplomatica, pp. 185-86. 420 Bibloteca Gino Bianco

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