Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale samente sulle spalle la sua parte del "fardello dell'uomo bianco." Un. vero trionfo per i "principi" della Società! Se invece Hailé Selassié rifiutava di cedere, la Gran Bretagna e la Francia lo punirebbero per non aver abo– lito la schiavitu e per aver provocato la guerra con la sua ostinazione. Po– teva anche essere espulso dalla Società. In tal caso all'Italia. verrebbe affida– to il compito di fargli intendere ragione mediante "una operazione di po– lizia piuttosto rigorosa" (rude). 4 Anche in tal caso i "principt'' della Società trionferebbero. Un altro modo di appianare le difficoltà, sempre in armonia con i "princip1" del Patto, si poteva trovare prendendo a modello il Trattato concluso tra Gran Bretagna e lrak nel 1930. Questo trattato riconosceva "libertà, uguaglianza e completa indipendenza" e sovranità assoluta non solo al Re dell'lrak, ma anche al Re della Gran Bretagna, ma concedeva a Sua Maestà britannica il diritto di tenere sotto la sua protezione e utiliz– zare in tutte le circostanze, ferrovie, fiumi, porti, ae~oporti e tutti gli altri mezzi di comunicazione. Il suddetto Re del Regno Unito aveva an:. che il diritto di mantenere forze militari nell'lrak, fornire all'Irak armi, munizioni, navi ed aereoplani, e mandare al Re dell'lrak ufficiali della ma– rina, dell'esercito e dell'aeronautica in veste di consiglieri. Perché dovreb– be l'Imperatore dell'Etiopia opporsi all'idea di diventare l'uguale del Re· d'Italia al modo stesso che il Re dell'Irak era uguale a Sua Maestà britan– nica? Una soluzione piu conveniente fu abbozzata dal Daily Telegraph e dal Daily Mail (24-VII-35). Secondo loro, la guerra poteva essere piu facilmen– te fermata dopo che fosse cominciata, anzi che impedita prima di comin– ciare. Se non fosse stato possibile evitare lo scoppio del conflitto, la guer– ra sarebbe relativamente facile da arrestare una volta intrapresa. Il Temps di Parigi si affrettò a riprodurre le parole dei due giornali britannici con il commento che l'articolo del Daz·ly Telegraph conteneva un accenno che era "piuttosto enigmatico e pareva ispirato" (28-VII-35}. Per provare che la faccenda non era pura fantasia di giornalisti, Lord Londonderry (v. p. 370} .espose la teoria che la Società delle Nazioni esisteva per la soluzione pacifi– ca delle controversie internazionali, e non per l'abolizione della guerra. Se i suoi decreti fossero fatti rispettare con le armi, "non ci sarebbero piu piccole guerre, ma ogni guerra diventerebbe una guerra mondiale." La Società doveva solo esercitare una "persuasione morale." Se fosse incapace di sistemare con questo metodo una questione, e la guerra scoppiasse, la Società "poteva ancora essere utile quale influenza mediatrice e per limitare l'estensione del disastro." Lord Londonderry cancellò cosi dal Patto del– la Società tutte le disposizioni che impegnavano la Gran Bretagna a parte– cipare allo sforzo per impedire lo scoppio della guerra. Come vedremo, questa linea di condotta fu quella effettivamente adot- 4 M. Vladimir d'Otmesson nel Figaro di Parigi, 27-VIII-35. 408 Biblo ca Gino Bianco

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