Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale spos1z10ni per lavorare in intimo contatto con l'Ufficio di controspionaggio francese (lr boureau) contro la Germania. 12 Le azioni di Mussolini ripresero quota sul mercato politico parigino. Dopo l'accordo anglo-germanico l'intesa ~aval-Mussolini, anche a spese dell'Etiopia, sembrava piu ragionevole che mai. L'lntransigeant - un gior– nale intransigente nella sua fedeltà a Mussolini - trovò nell'accordo anglo– germanico una ragione per approvare l'" opera di civiltà,, riservata all'Ita– lia in Etiopia, e per ammonire la Gran Bretagna che la Francia sarebbe ri– masta accanto alla sua sorella latina. Perfino un uomo come Pertinax 13 scri– veva: "Nulla resta piu della cooperazione franco-britannica annunciata in febbraio e convalidata dall'Italia a Stresa. Perciò noi non interveniamo nella controversia italo-abissina.,, Dato che gli inglesi gli avevano "falsato compagnia,,, Laval decise di tentare un accordo con Hitler prima che il Governo inglese lo precedesse. Per sécondarlo in questa manovra era pronta in Francia una vasta corrente di opinione. Ora che Stalin aveva ordinato ai comunisti francesi di diven– tare ultra patriottici dalla sera alla mattina, i monarchici, clericali e fasci– sti francesi furono invasi dal panico che i "bolscevichi,, prevalessero negli affari interni francesi. Accecati da questo terrore, essi adottarono il piano di venire a patti non solo con Mussolini ma anche con Hitler. Laval adottò il loro modo di pensare. Nel memorandum del 2 ottobre 1944 scritto nella prigione di Fresnes, Lavai spiega la sua aziorie nel modo seguente: Volevo che il nostro paese vivesse in rapporti di buon vicinato con la Germania. Io invocai pubblicamente un ravvicinamento e un'intesa nel 1931 e relazioni di buon vicinato nel 1935. Ma al tempo stesso, io conoscevo la smisurata ambizione di Hitler e la crescente potenza dei suoi eserciti, e sapevo ch'egli voleva costruire il Grande Reich e assicurare l'egemonia della Germania sull'Europa. Perciò eseguii un virtuale accerchiamento della Germania. A tal fine firmai gli accordi di Roma con Mussolini. Per questa ragione facilitai la riconciliazione dell'Italia con la Jugoslavia, e indussi l'Austria ad accettare un aiuto militare dalla Cecoslovacchia, dalla Jugoslavia e dalla Romania per la sua di– fesa. A tal fine io negoziai e firmai il patto franco-sovietico. Questa non è tutta la verità. Lavai non spiega perché, dopo aver fir– mato il patto franco-sovietico, non lo fece ratificare dal Parlamento mentre i giornalisti suoi amici Io mettevano in ridicolo. C'è una sola spiegazione per questo doppio gioco. Lavai credeva di poter posporre la ratifica del trattato, passando intanto la parola ai suoi seguaci ed amici perché facessero campagna contro l'URSS e il trattato di alleanza non ancora ratificato. Il trattato russo doveva essere non una posizione definitiva e permanente, 12 Testimonianze e memorandum di Roatta, capo del S.I.M., e testimonianza di Baistrocchi, 90ttosegretario alla Guerra nel 1935, in Il Processo Roatta, pp. 30-31, 91, 93, 200. 13 Caillaux diceva che non c'erano in Francia piu di tre giornalisti che non si potevano comprare: Pertinax, UDO che era morto da molto tempo ed UD altro di cui lui, Caillaux, aveva dimenticato il nome. 380 Bibloteca Gino Bianco

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