Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

L'accordo navale anglo-germanico dietro la quale mettere al sicuro la Francia contro un attacco~tedesco, ma un rifugio provvisorio di cui servirsi mentre si negoziava un patto con Hitler. Quando quest'accordo fosse stato raggiunto, il trattato russo, non ancora ratificato, sarebbe stato mandato in soffitta, e Stalin sarebbe rimasto in asso. Naturalmente, uno fra i patti dell'accordo avrebbe dato a Hitler mano libera nell'Europa orientale cosf come l'accordo franco-italiano aveva dato a Mussolini mano libera in Etiopia. Se non si poteva evitare la guerra bisognava che essa rimanesse localizzata nell'Europa orientale. (In questo Lavai si accordava coi conservatori inglesi.) In vista di questa manovra, il patto franco-sovietico doveva rimanere sospeso per aria. "Si aveva l'im– pressione che Lavai fosse venuto a patti con la Russia soltanto per poter fare un affare migliore col Fiihrer. m 4 Ripeteva ai suoi confidenti: "Ho firmato il patto ma non sarà ratificato presto. Per allora avrò raggiunto un'intesa con il Reich. ms Soleva ripetere che "aveva bisogno dell'amicizia dell'Italia per raggiungere un'intesa con i tedeschi. E per avere pace in Europa e nel mondo un'intesa con la Germania era indispensabile. 1116 Un altro punto su cui Lavai scivolò nel memorandum di Fresnes riguarda i rapporti franco-britannici. L'accordo con Hitler, concluso a spese della Russia, avrebbe reso la Francia meno dipendente dall'Inghilterra. E perché no? Lavai avrebbe potuto anche raggiungere un accordo con Hitler contro l'Inghilterra.1 7 Questo era precisamente il punto pericoloso che preoc– cupava la diplomazia britannica. Essa cercò di ovviarvi raggiungendo un accordo con Hitler prima di Lavai. Cercando di superarsi a vicenda Lon– dra e Parigi aprirono la via al cataclisma. Lord Vansittart racconta che "c'erano sospetti che Laval fosse pagato dai tedeschi. Durante il periodo che io sto descrivendo [1935], Laval ef– fettivamente chiese a Hitler di aiutarlo a conservare il potere... Il denaro non abbondava nella politica francese, e Laval ne fece piu di quanto fosse normalmente spiegabile. 1118 Se fosse stato un po' meno sicuro della propria purezza Lord Vansittart, avrebbe osservato che, in considerazione del fatto che il Ministero degli esteri 'britannico esitava sempre tra una Germania, ritenuta la piu debole, e una Francia, ritenuta la piu forte, era inevitabile che non solo Lavai, ma molti altri uomini politici francesi fos– sero tentati di sbarazzarsi del malsicuro aiuto britannico mediante un'in– tesa diretta con Hitler, e ciò senz'essere adescati da denaro tedesco. La cecità britannica era sufficiente a produrre questo effetto, per quanto il denaro tedesco abbia forse avuto anch'esso la sua parte. Ma denaro o non denaro, Laval era troppo furbo, ma c'erano in Lon- 14 PERTINAX, The grave diggers, I, p. 387. 15 Torus, Pie"e Lavai, pp. 216, 221-237. 16 Torus, Pie"e Lavai, p. 200. 17 A. GERAUD (Pertinax), French Politic in the Crisis, p. 650: Lavai aveva "idee sue proprie riguardo al metodo piu adatto per conciliarsi la Germania, e personalmente non era troppo pro– penso a continuare la tradizione dell'Entente Cordiale." 18 Lessons of my Li/e, pp. 37-38 (traduz. ital. pp. 41-42). 381 Bibloteca ç3ino Bianco

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