Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

L'accordo navale anglo-germanico dere qualsiasi misura per evitare l'esportazione in Germania di aeroplani, munizioni di guerra e materiale per munizioni di guerra. Uno straordina– rio cambiamento "si era andato verifiéando quasi universalmente nella stampa negli ultimi due o tre mesi." Era informato che "una fortissima pressione" era stata esercitata sui giornali dal Ministero degli esteri britan_– nico perché "non parlassero troppo di ciò che effettivamente accadeva in Germania e pubblicassero articoli piuttosto favorevoli al regime nazista o, in ogni caso, non ostili ma di carattere conciliante e simpatizzante." C'e– rano stati perfino degli articoli di ben noti corrispondenti laburisti, i quali facevano capire a Hitler che alcuni centri laburisti in Gran Bretagna sim– patizzavano con la sua politica o con i suoi ideali. La firma dell'accordo . aveva provocato grande costernazione tra le potenze minori d'Europa. Al– cuni dei loro rappresentanti erano stati a Londra per vedere che cosa suc– cedeva, e scoprire se l'Inghilterra sarebbe passata nel campo tedesco. Un'e– lezione generale era imminente. Forse si poteva elevare un grido elettorale: "Ogni voto dato al governo nazionale è un voto dato a Herr Hitler." Il rapporto Rosenberg del 1935 dimostra che il deputato laburista aveva messo il dito sulla piaga. Lavai lesse la notizia del trattato navale anglo-germanico sui giornali, e immediatamente protestò con l'ambasciatore inglese. 10 In un discorso alla Commissione degli Affari Esteri della Camera, il 19 giugno, Lavai espresse la convinzione che il Governo italiano non avesse alcun desiderio di ag– gravare l'attuale divergenza con l'Abissinia. E il giorno stesso il generale Gamelio, Comandante in capo delle forze francesi, e il generale Ba– doglio, Capo di Stato Maggiore italiano, firmarono una convenzione mi– litare. Nell'evento di un'iniziativa tedesca contro l'Austria, un esercito francese sarebbe sceso in Italia per associarsi alle forze italiane e jugoslave in una marcia su Vienna, e riunirsi alle forze della Cecoslovacchia. Nello stesso tempo un esercito italiano sarebbe stato mandato in Francia per operare fra Belfort e la frontiera svizzera, a fianco di unità francesi. Le forze aeree dei due paesi si sarebbero associate contro la Germania:. 11 Il servizio italia– no di spionaggio militare (SIM) sospese ogni attività in Francia e prese di- to Memorandum 2 ottobre 1935: "Avendo appreso dai giornali la firma dell'accordo navale, chiamai Lord Clarke, Ambasciatore a Parigi, e gli espressi il mio rammarico per avere il suo Governo negoziato con la Germania su un simile argomento senza informarci, contrariamente alla solenne promessa fatta il 4 febbraio 1935." Cfr. SoruMANN, Europe on the Eve, pp. 148-150. Laval in persona disse a Mme. Antonine Vallentin (la ben nota autrice di libri su Streseman, Heine, Leonardo da Vinci e Mirabeau) che i suoi sospetti sulla politica inglese datavano dal tempo in cui ebbe i primi sospetti dei negoziati fra Simon e Hitler per una intesa anglo-tedesca. Senti di essere stato ingannato da Simon e decise che gli occorreva arrivare a una intesa con Hitler prima che il Governo inglese vendesse la Francia a Hitler. Informazioni date ali' A. da Madame Vallentin il 21 luglio 1947. 11 GAMELIN, Servir, II, pp. 163-9. La data della convenzione, 19 giugno 1935, fu rivelata da Badoglio nell'agosto 1945, per corroborare un'affermazione fatta da Laval durante il processo Pétain a Parigi: Chicago Sun, 6-VIII-45. Una convenzione di quel genere non avrebbe potuto essere conchiusa, se non ci fosse stato già un accordo politico fra Italia e Jugoslavia, sebbene gli jugoslavi erano sempre diffidenti (GAMELIN, Servir, II, 171). 379 Biblotecà Gino Bianco

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