Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Non c'è prova per dimostrare che Sir John Simon a Stresa o a Ginevra intendesse andare al di là di parole vuote. In piu, il Carr si troverebbe nel– l'imbarazzo se dovesse spiegare perché "l'opinione britannica nel suo in– sieme" cessò di essere indignata degli eccessi di Hitler soltanto dopo che una coalizione, capace d'impedire a Hitler di estendere i suoi' eccessi fuori della Germania, cominciò a prender forma nell'Europa Centrale. Se egli dovesse dare quella spiegazione da storico indipendente, dovrebbe chiarire che per "opinione britannica nel suo insieme" egli intendeva l'opinione dei leaders conservatori britannici e che rompere l'accerchiamento della Ger– mania, correggere le iniquità del Trattato di Versailles e riportare la Ger– mania alla Società delle Nazioni non erano che slogans a servizio della politica dell'equilibrio. • Le corazzate germaniche Tirpitz e Graf Zeppelin, Peter Strasser e Prinz Eugen, Seydlitz e Lutzow, varate nel 1938 e 1939, erano destinate, nelle speranze dei conservatori britannici, ad operare nel Baltico contro la Rus– sia, e non nel Mare del Nord o nell'Atlantico contro l'Inghilterra. La nave da battaglia britannica Hood, che colò a picco nello stretto di Danimar– ca nel maggio 1941, fu· affondata grazie alla via libera data a Hitler nel giugno 1935 dai capi del partito conservatore britannico. Naturalmente essi non erano ciechi di fronte al pericolo che Hitler potesse volgersi ad occi– dente. In quel caso la loro politica dell'equilibrio avrebbe agito nell'altro senso. Tanto la flotta francese quanto l'itafiana si sarebbero associate alla britannica. Ma la ipotesi fondamentale della politica estera britannica era che Hitler avrebbe lasciato stare l'Europa occidentale, e doveva essere in– coraggiato a rivolgersi contro la Russia. Il trattato navale anglo-germanico produsse una rottura nel muro di isolamento dalla Germania ... Improvvisamente - come apparve nel continente - la solidarietà del– l'Europa crollava per l'inesplicabile defezione della Gran Bretagna. 9 L'accordo del 18 giugno produsse in Inghilterra gràndi inquietudini. Come poteva Londra chiedere a Parigi di rinunziare alla sua intesa con Roma contro Hitler, mentre Londra stava abbandonando Parigi alla mercé di Hitler? Come poteva Londra chiedere a Parigi di appoggiare il Patto della Società delle Nazioni contro Mussolini sulla questione etiopica, quan– do la Francia era lasciata in asso ad ogni occasione? Non aveva ragione Laval di far la corte al vicino meridionale piuttosto che a quello setten– trionale? Il l° agosto 1935 il deputato laburista Coks affermò alla Camera dei Comuni di essere "molto allarmato per certe tendenze manifestatesi di re– cente nella politica estera britannica per mettersi piuttosto dalla parte della Germania nelle varie discussioni." Il Governo britannico rifiutava di pren- 9 WISKEMANN, The Rome-Berlin Axis, p. 44. • 378 BibloL \JaGino Bianco

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