Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

. ' Preludio alla seconda guerra mondiale ne della Legione andasse in visita in Germania per stendere la mano ai tedeschi in segno di amicizia." I capi della Legione acconsentirono, susci– tando nella stampa germanica echi di "entusiasmo evidentemente genuino" (LT., 13-VI-1935). E il Berliner An.zeiger del 12 e del 16 giugno fece os– servare che "la non equivoca dichiarazione dell'erede al trono britannico certo non era stata fatta senza l'approvazione del nuovo Governo." Essa dava la misura dei cambiamenti che erano maturati nell'opinione britan– nica. "Gl'inglesi non vogliono piu che il loro Ministero degli esteri faccia una politica francofila." "Fin dal principio della sua carriera politica Mr. Baldwin è sempre stato persuaso che la Russia sovietica fosse il peggior nemico della civiltà occidentale ed europea." Si capisce facilmente con quali sentimenti - si direbbe quasi istinti - egli con– sidera la stretta alleanza tra Francia e Russia sovietica... È questo sentimento, che ha indotto il Principe di Galles a rivolgere alla Germania una parola pervasa da quello spirito cameratesco che anima i veterani di guerra. La Kreutzzeitung (16 giugno) vide nel discorso del Principe di Galles la prova di "un vero cambiamento nell'opinione britannica"; in Inghilterra si era decisi "a render piena giustizia alla Germania nazionalsocialista." I negoziati anglo-tedeschi condotti a termine da Sir John Simon 2 por– tarono all'accordo firmato da Sir Samuel Hoare il 18 giugno. La Germa– nia - secondo le richieste di Hitler - acquistò il diritto di costruire una flotta uguale al 35% di quella britannica. Poiché la Francia era autoriz– zata a mantenere una flotta uguale alla metà del tonnellaggio britannico, potrebbe parere che la Francia conservasse ancora un margine di superio– rità sulla Germania. Ma la flotta germanica avrebbe dovuto proteggere non piu che una stretta costa sul Mare del Nord, abitata solo qua e là, e faci– le a difendere, mentre la flotta britannica doveva essere dispersa sui sette mari. Quanto alla flotta francese, essa doveva proteggere non solo la co– sta settentrionale della Francia da un eventuale attacco germanico, ma anche nel Mediterraneo la costa meridionale e le vie marittime tra la Fran– cia meridionale e l'Africa settentrionale da un eventuale attacco italiano. La conclusione era che la flotta germanica avrebbe raggiunto nel Mare del Nord e nell'Atlantico circa il 70% delle forze della marina britannica e avrebbe superato la marina francese. In base al Trattato di Versailles, il Governo germanico aveva costruito quattro navi da battaglia della classe Deutschland per un totale di 94.000 tonnellate, e poteva aumentare la sua flotta fino a 144.000 tonnellate. Il Go– verno britannico, con l'accordo del 18 giugno 1935, consenti alla Germania di aumentare la sua flotta da 144.000 a 420.000 tonn., di cui 193.000 po- 2 FEILING, Life of Neville Chamberlain, p. 257: "Tre settimane prima di Stresa, Simon aveva invitato la Germania a concludere una convenzione navale, ed a sei settimane dalla con– danna della Germania rea di avere ripudiato le clausole militari del trattato di Versailles, noi negoziavamo un trattato navale sepatato, che spingeva ancora piu avanti quel ripudio!" 374 Biblo \.,aGino B~anoo '

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