Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo trentanovesimo L'accordo navale anglo-germanico La decisione di Hitler di introdurre la coscnz10ne in Germania, e la debole reazione che essa provocò in aprile alla Conferenza di Stresa e alla riunione del Consiglio della Società delle Nazioni, indussero Lavai a fir– mare il patto franco-russo di mutua assistenza (2 maggio) che era stato preparato da Barthou. Inoltre andò a Mosca, e Stalin annunziò che conve– niva ai "paesi pacifici" "non lasciare che i mezzi per la difesa nazionale fossero indeboliti in alcun modo," egli "comprendeva e approvava piena– mente la politica francese di difesa nazionale, tendente a mantenere le for– ze armate della Francia al livello necessario per la sua sicurezza" (15 mag– gio). Questo rafforzamento dell'intesa franco-russa, associato all'intesa fran– co-italiana, consolidò in Inghilterra la opinione che la Francia fosse la po– tenza predominante in Europa, e che perciò l'Inghilterra dovesse appoggia– re contro di essa la Germania. 1 Mentre organizzava il nuovo Gabinetto, Baldwin affermò (26 e 27 maggio) che era necessario giungere a un'intesa col Governo del Terzo Reich. Hitler senti - o gli fecero sentire - che la situazione internazionale era cambiata a suo favore, e protestò che il neonato trattato franco-russo vio– . lava i Patti di Locarno (25 maggio). Il quotidiano nazista Angriff (7 giugno) avanzò l'ipotesi che s'era fatta finalmente luce a Londra e nel mondo "la convinzione che le na– zioni non imbevute dallo spirito del Trattato di Versailles avevano bisogno di collaborare con una Germania libera che ha ricuperato la sua forza." La National-Zeitung (9 giugno) affermò che la scelta di Hoare quale mini– stro degli Esteri "dava affidamento di una politica estera energica, chiara e rettilinea che sotto molti punti di vista avrebbe forse alterato l'esitante amabilità di Sir J ohn Simon." L'll giugno, il Principe di Galles (il futuro Edoardo VIII), parlan– do a 4.000 delegati della Legione britannica, propose che "una deputazio- t Nel marzo 1935, Neville Chamberlain era ancora ostile a "un qualche accordo anglo– tedesco" (WALKER-SMI1H, Neville Chamberlain, pp. 255-6). Dopo maggio anche lui accettò la politica filo-tedesca (FEILING, p. 257). 373 Bibloteca Gino Bianco

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