Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mQndiale Non l'aveva cercata mai, ma fece in modo di trarne vantaggio. Non ingannò il suo pubblico, ma lasciò che quel pubblico si ingannasse da sé. Questo è il colmo dell'abilità diplomatica. I suoi discorsi suscitarono generale entusiasmo. Il Partito conservatore aveva bisogno di un cavaliere errante della Società delle Nazioni. Nessuno era piu adatto a siffatto compito che il giovane ministro vestito con inap– puntabile eleganza. Proprio nei giorni, in ·cui si stava procedendo ad un rimpasto del Gabinetto, il settimanale conservatore di Londra Spectactor portò ai sette cieli la "profonda sincerità" di Eden. "Anthony Eden ha una fede ardente nella Società delle Nazioni." In maggio, quando tutto pa– reva perduto a Ginevra relativamente al dissidio fra Italia e Abissinia, Eden disse: "La Società deve tener duro," e la Società tenne duro. Gli stranieri sentirono "che Albione non poteva mai essere perfida se Eden s1 occupa– va dei suoi affari esteri." Eden ebbe un altro colpo di fortuna. Proprio pochi giorni prima che fosse promosso alla carica di arcangelo della Società, la stampa del Cairo annunciò la conclusione dell'accordo anglo-egiziano-etiopico sulla diga del Lago Tana. La stampa italiana ebbe le prime esplosioni di ira contro l'In– ghilterra. Il quotidiano di Roma Il Tevere pubblicò (31 maggio) un sel– vaggio attacco contro Eden, descrivendolo come un particolare nemico del– l'Italia a causa della sua ostilità all'avventura italiana in Abissinia. Quanto piu violenti erano gl'insulti nella stampa di Mussolini tanto piu gli inglesi tendevano a considerare Eden, come l'incarnazione di tutte le virtu che mancavano a Mussolini. Accanto a Eden, Baldwin mise, come Lord del Sigillo Privato, Lord Londonderry, fedele cane di guardia della intesa anglo-tedesca. I talenti di Sir J ohn Simon furono trasferiti dal Ministero degli esteri a quello degli Interni. Le sue sottigliezze da grande avvocato non garba– rono molto al popolo inglese, che è leale ed onesto nella sua grande maggio– ranza. Era considerato come un rischio elettorale dai suoi stessi colleghi conservatori. 11 Inoltre sua moglie aveva pubblicato alcuni anni prima un libro che denunciava specialmente la schiavitu in Etiopia, e Sir J ohn aveva scritto la prefazione. 12 Se, quale ministro degli Esteri britannico, avesse trat– tata la questione italo-etiopica, non avrebbe potuto assecondare Mussolini senza esporsi all'accusa di prevenzione contro l'Etiopia. Sir Samuel Hoare (in seguito Lord Templewood) passò dal Ministero per l'India al Ministero degli esteri. Nel suo rapporto dell'ottobre 1935 Ro– senberg racconta che alla fìne del 1934 venne a Berlino un messaggio se– condo il quale "il Re d'Inghilterra aveva espresso grande scontento col fun– zionario addetto all'Ufficio di Stampa." "La visita del Duca di Kent a 11 FEILING, Li/e of Neville Chamberlain, p. 238. Nelle elezioni dell'ottobre 1931 ebbe 29.647 voti, mentre il suo oppositore ne ebbe 15.691. Nelle elezioni del novembre 1935 ebbe 21.671 voti nel suo collegio, mentre il suo oppositore ne ebbe 21.029. 12 Slavery di KATHLEEN SIMON;Londra, Hodder e Stoughton 1921; ristampato nel 1930. 370 Biblulv~o Gino Bianco

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