Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Questione a) " " b) c) Entrano in scena Lohengrin e Sir Samuel Hoare Si 11.090.387 10.027.608 6.784.368 No 355.883 635.074 2.351.981 Astenuti 402.425 853.107 ' 2.364.441 Indecisi 10.470 27.255 40.895 C'era in questi risultati una incoerenza. Circa due terzi dei votanti era– no o indecisi o assolutamente ostili all'idea di ricorrere a sanzioni militari con– tro l'aggressore. Inoltre un quinto esitava ad approvare o respingeva perfino le sanzioni economiche. Erano gli intransigenti pacifisti. Per essi la Società delle Nazioni doveva abbaiare, ma non mordere. Comunque, per il momento tutti quelli che votarono condannarono, fosse pure solo per ragioni morali, la guerra che il Duce andava preannunciando. Nella crisi che aveva avuto luogo nell'Estremo Oriente nel 1931 e anni seguenti il Ministero degli esteri britannico era riuscito a nascondere con un minimo di scandalo la sua connivenza col Governo giapponese e il suo tradi– mento del Patto della Società. Il Giappone e la Cina erano lontani dall'Euro– pa come se fossero stati nella luna. Se un uomo vede un gatto schiacciato sot– to un carro, perde l'appetito; ma lo stesso uomo può sorbire tranquillamente una tazza mentre legge sul giornale del ·mattino che migliaia di uomini, donne e bambini sono stati inghiottiti da qualche cataclisma in Patagonia. Il Go– verno giapponese e i suoi complici in Europa poterono contare sull'ignoranza di popoli troppo preoccupati delle proprie difficoltà interne per interessarsi di eventi in regioni remote. Tanto in America quanto in Europa gli spiriti erano dominati dalla preoccupazione della depressione economica, che si era mani– festata nel 1929 ed era giunta proprio allora al massimo. Inoltre i giapponesi manovrarono silenziosamente in modo da attirare il meno possibile l'atten– zione. Ultima una non meno importante circostanza fu che la Russia e gli Stati Uniti erano interessati nella questione cino-giapponese altrettanto se non piu che la Gran Bretagna e la Francia. Ma né la Russia né gli Stati Uniti ap: partenevano alla Società delle Nazioni. La Russia Sovietica aveva assunto un atteggiamento ambiguo, molto probabilmente a causa della sua debolezza mi– litare in Estremo Oriente. Quanto agli Stati Uniti, Sir John Simon aveva af– fermato giustamente di non potere contare su di essi per una politica diversa da quella che egli stava seguendo. Soltanto pochi specialisti compresero la gravità di ciò che stava accadendo. La situazione era del tutto diversa nel 1935. L'Italia è situata nel centro del Mediterraneo, in di.retto contatto con l'Europa occidentale, centrale e sud-orientale. "Siccome l'Etiopia era situata nel cuore di un altro continente, tre mila miglia dall'Italia, e le truppe italiane avviate verso l'Africa Orientale dovevano passare per il Canale di Suez, Mussolini doveva fare la sua prova generale su un teatro nel quale tutti i posti erano occupati e a sipario alza– to. m Non solo l'Italia non poteva essere ignorata, ma Mus~olini fece il mag- 2 Huu., Memoirs, I, 418. 365 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=