Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Prdttdio 11/uz second11iuerr• mondiale game. In particolare non avrebbe stretto alcun pat,to di quel genere con la Russia Sovietica. Erano il Pangermanesimo di Hitler e il Drang nach Osten di Rosenberg tradotti in un linguaggio diplomatico, che anche Sir John poteva capire. Il prezzo della "paci– ficazione" o di un accordo anglo-germanico era la mano libera per un'aggressione nazista in oriente. La Germania doveva controllare il Baltico e "proteggere l'Europa dal bol– scevismo." 7 Nell'informare la Camera dei Comuni sulle conversazioni di. Berlino, (1° aprile) Sir John affermò di avere dimostrato "forte dissenso su certi pun– ti" ma non specificò su quali "punti" avesse espresso dissenso o consenso. Tutti capirono, però, che un'intesa fra Londra e Berlino era possibile, data la politica dell'equilibrio quale ~ra intesa dai conservatori inglesi. Dal momento chè Sir John perseguiva la politica dell'equilibrio, Laval fu costretto a fare lo stesso gioco. Il suo predecessore, Barthou, aveva getta– to le basi per· un accordo con la Russia. Laval lo concluse, e un comunicato ufficiale annunciò che un trattato di mutua assistenza - in parole povere, un'alleanza difensiva - era stato concluso fra Parigi e Mosca e sarebbe sta– to firmato ad una prossima data. Il rimedio fu peggiore del male. L'alleanza franco-russa rese i conservatori britannici meno disposti a dissentire da I-fitler. Anche Mussolini dev'essersi domandato se Laval avrebbe avuto bisogno di ritornare a Roma ora che aveva trovato la strada per Mosca. A che po– teva servire per lui un'intesa franco-italiana se il Governo francese cessava dal tenere innanzi a lui la parte del parente povero? Ne conseguf che il Du– ce il giorno stesso in cui la Conferenza di Stresa si apriva, la salutò con un articolo nel Popolo d'Italia (l 1-IV-35), in cui prevedeva che la Conferenza non avrebbe prodotto niente di piu che un comunicato annunciante qualche accordo "di carattere generale o consultivo, essendo la consultazione l'ulti– ma risorsa dell'indecisione innanzi alla realtà." Alla Conferenza di Stresa (11-14 aprile) sarebbe stato possibile dare alla Germania un monito tale da toglierle la velleità di provocare presto o tardi una nuova guerra ... Sarebbe stato necessario parlare alto e forte ed ancora piu prendere decisioni draconiane - confor– mi del resto allo spirito e alla lettera del Patto societario e del Patto Briand-Kellogg - rendendole pubbliche. Che cosa accadde invece a Stresa? Intorno al tavolo delle discussio– ni i delegati inglesi avevano per due giorni tenuto un contegno talmente! riservato che ap– parve sibillino. Sospinti ad un dato momento a mostrarsi solidali con i francesi e gli ita– liani per il raggiungimento dello scopo, uscirono finalmente dal loro riserbo per giustificar– lo, dicendo che il governo britannico doveva far gran conto dell'opinione pubblica. Essi erano pertanto obbligati, sebbene a malincuore, a dichiarare che quest'ultima non era sem– pre al corrente di quelli che erano realmente i grandi interessi del continente europeo e della stessa Inghilterra. Cos1, mentre ogni cittadino britannico realizzava il pericolo che avrebbe costituito per l'Inghilterra e per il suo Impero una minaccia tedesca sul Belgio e sull'Olanda ed anche sugli Stati scandinavi, paesi tutti separati dalla Gran 7 SCHUMAN, Europe on the Eve, p. 129. 346 Biblo eca Gino Bianco

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