Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Entra in scena la Società delle Nazioni Disgraziatamente per lui, Lavai era impegnato dall'accordo del gennaio 1935 a dare a Mussolini "mano libera," cioè a non sollevare difficoltà contro le sue iniziative; inoltre doveva prestare a Mussolini un aiuto positivo in Africa Orientale in cambio dell'aiuto positivo che aspettava da lui in Europa. In piu il Governo britannico era impegnato dall'accordo Chamberlain-Mus– solini del dicembre 1925 a prestare "cordiale aiuto" a Mussolini. Questi- im– pegni francesi e britannici cozzavano contro il Patto della Società. Ma chi si era mai preoccupato del Patto? L'articolo 10 del Patto, che garantiva l'inte– grità territoriale e l'indipendenza a tutti i membri della Società, per il Go– verno francese non era niente piu di una clausola, destinata a proteggere i confini francesi, ma non ad imporgli alcun sacrificio per comodità di altri; e per il Governo britannico era soltanto "una lodevole dottrina e un'imba– razzante responsabilità, da piegare qualora la sua forma rigida si rivelasse ostacolo troppo grande a compromessi su questioni piu importanti. " 1 Anche i doveri del Segretario Generale erano chiaramente definiti nel– l'art. 11 del Patto. Secondo quest'articolo "qualsiasi guerra o minaccia di guerra" era "questione che riguardava tutta la Società"; "qualora comun– que si presentasse una situazione di quel genere" il Segretario Generale do– veva "su richiesta di un qualunque membro della Società convocare subito una riunione del Consiglio." Inoltre il Consiglio, in una risoluzione del 7 giugno 1928, aveva conferito al Segretario l'obbligo d'invitare "immediata– mente" le parti impegnate nella disputa a prendere tutte le_misure necessa– rie per non rendere piu difficile l'esame e la soluzione della questione, e di informare senza indugio il Consiglio sulle misure adottate a tal fine. Pote– va darsi facilmente il caso che il Presidente del Consiglio fosse lontano da Ginevra allo scoppio di una crisi; bisognava perciò che il Segretario Gene– rale prendesse disposizioni immediate senz'aspettare l'azione del Presidente. Sir Eric Drummond non era piu Segretario Generale della Società nel 1935. Aveva abbandonato l'ufficio nel 1932, ed era passato a Roma come am– basciatore britannico, e a Roma aveva sempre operato in pieno accordo con Mussolini. Come scrisse Ciano nel Diario, seppe "adattarsi a diventare uno dei nostri" (annotazione del 3 maggio 1939). 2 Il suo successore nella Segreteria della Società, Monsieur Avenol, era un prodotto non della diplomazia britannica, ma di quella francese. Al peggio non c'è mai fine. Essendo un agente del Ministero degli esteri francese, era anche servitore di Lavai e quindi di Mussolini. La crescente anarchia internazionale, che precedette la seconda guerra mondiale, non avrebbe potuto essere da lui [AvenolJ evitata ... Ma cercando almeno di opporvisi 1 Segretari Generali avrebbero lasciato il ricordo di una lotta, e non, come disgrazia- 1 FEis, International Episodes, p. 198. 2 "Fu impressione diffusa che l'accettazione di un'Ambasciata da parte di Sir Eric dopo le dimissioni da Segretario Generale diminuissero il prestigio della carica di Segretario Generale e con esso quello dell'or&anizzazione di cui egli era stato a capo" {RANSHOFBN-VERTHEIMER, op. cit., p. 51). 335 BiblotecaGino Bianco

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