Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Esteri, nell'Ammiragliato, nel Ministero delle Colonie, e negli altri rami della amministrazione, senza contare i politicanti, giornalisti, ecclesiastici, intellettuali e uomini d'affari piu influenti - quelli che formano la cosidet– ta opinione pubblica. A Mussolini non occorreva una massa di seguaci -cosi: numerosa come è necessaria a chi governa un paese democratico. Non c'era– no libere elezioni in Italia, e i suoi sudditi, "la nazione," non avevanOImezzi legali per esprimere consenso oppure opposizione. A lui bastava il consenso di quei capi militari e grossi uomini di affari che lo avevano portato al potere - dei personaggi piu altolocati nel partito e nella milizia fascista -, dei politicanti provenienti dal regime prefascista, che si erano aggregati al suo seguito prima come "fiancheggiatori" e poi come cooperatori e pro– fittatori -, e del Re, che dava il sigillo della legittimità alle, decisioni :della oligarchia governativa, e ordinava la obbedienza della intera burocrazia civile e militare. Tutti costoro erano indispensabili a Mussolini, come lui faceva comodo a loro. Quando i piu fra quegli alti personaggi del regime non ebbero piu fiducia in lui, egli cadde come il colosso dai piedi di creta. Quei personaggi comparivano nelle grandi cerimonie ufficiali del regime. Non erano piu di cinque o sei mila, mentre i "gerarchi" minori e il popolo minuto del partito e della n1ilizia non erano nemmeno il decimo del de– cimo della intera popolazione. Non c'è dubbio che anche i popoli sono responsabili se lasciano mano libera ai loro governanti, e non solo i popoli che vivono sotto istituzioni libere, ma anche quelli che, come gli italiani, erano tenuti sotto il calcagno di un dittatore. Ma non -dovrebbe essere lecito dimenticare, che tanto in un regime parlamentare quanto in un regime dittatoriale, le decisioni, spe– cialmente di politica estera, sono prese da piccoli gruppi di "tecnici," e che questi spesso ingannano i popoli - esempio: il popolo inglese ingannato da Baldwin, Hoare, Eden e C.i nel 1935. I popoli debbono essere nominati so– la1nente quando debbono pagare col loro sangue e col loro denaro i delitti dei loro governanti, dopo averli applauditi piu o meno ciecamente. Si possono rispettare i popoli senza condonare le responsabilità dei loro gover– nanti, e si debbono poter mettere in luce le responsabilità dei governanti senza essere accusati di essere ostili ai popoli. ~esta verità di senso comune dovrebbe essere tenuta presente special– mente quando si osserva la politica del Governo britannico verso Mussolini. Dalla fine del 1924 all'autunno del 1935, i Ministri degli esteri britannici furono sempre piu o meno d'accordo con lui. Nel 1935 e nel 1936 l'accordo sembrò profondamente scosso - sebbene non sia stato mai del tutto spez– zato; e a cominciare dall'estate del 1936, si ristabiH, e durò fino al giugno 1940, e fu rotto non dal Governo inglese ma da Mussolini. Dal 1924 al 1940 esiste un filo quasi mai interrotto di complicità, nella politica inter– nazionale europea, fra i governanti inglesi e Mussolini. Costui non è il solo scellerato nel dramma raccontato in questo libro. Lo scrittore di questo libro non ha mai consentito a identificare Mus- 6 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=