Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale come il tamburo tedesco nell'orchestra mussoliniana, superò nel rumore ~utti gli altri: Hitler creerà con l'Italia Fascista, attraverso l'Europa inquieta e percorsa da sini– stri brividi di malessere, una netta e solida barriera di volontà pacifica e costruttiva tra la grande pertubatrice occidentale, la Francia, e l'irrequieto gruppo di provocatori orientali che a quella si inspirano. . In nome dell'ordine nuovo che l'Europa boccheggiante reclama, salutiamo con simpatia l'avvento al potere di Hitler, leale amico dell'Italia fascista, ammiratore di Mussolini (31-I-1933). I "provocatori orientali" erano la Piccola Intesa e la Polonia. In Ceco– slovacchia, i tedeschi dei Sudeti divennero sempre piu arroganti. In Unghe– ria, i "magiari risvegliati," lusingati da Mussolini, non avevano aspettato l'avvento di Hitler al potere per innalzare la bandiera del revisionismo. In Romania, i "Sassoni" e i Magiari di Transilvania e il movimento fascista delle "Guardie di ferro" diventarono piu aggressivi. Quanto alla Jugoslavia bastava la memoria di quanto era avvenuto di recente nella Lika, dove il Governo jugoslavo aveva duramente represso una rivolta provocata da agenti fascisti italiani. In Francia la guerra con la Germania sembrava imminente. Herriot af- fermò che era necessario risuscitare l'alleanza franco-russa. Il 16 febbraio i tre Governi della Piccola Intesa annunziavano di avere concluso un "patto di organizzazione" per meglio ordinare la loro politica estera ed interna. A Herriot e alla Piccola Intesa non furono risparmiati né sarcasmi né insulti nella stampa mussoliniana. Il direttore della Tribuna Forges Davan– zati, ammon1 la Francia che la sola via di salvezza che le rimanesse aperta, era "ricostruire" un'Europa "anti-marxista, anti-plutocratica, anti-bolscevica," e abbandonare le alleanze militari che potessero minacciare la Germania all'est. Il socialdemocratico Herriot... Crede di poter giocare in questo gioco smarrito e dissennato: la ripresa dell'alleanza con la Russia... Con cosi precipitosa fatuità, denuncia qualche cosa di peggio di un'errata valutazione politica ... Ecco dove va a finire la pace europea, l'intangibilità dei trattati, il societarismo ginevrino l Catena di alleanze militari che cerca disperatamente di agganciarsi al militarismo rosso (15-II-1933). I Governi della Piccola Intesa pubblicarono i termini del loro "patto." Il sottosegretario agli Esteri italiano, Suvich, affermò che "la origine e le vere intenzioni del Patto di organizzazione non erano chiare"; era necessario co– noscere qualcosa circa le clausole militari che "senza dubbio accompagna– vano il Patto" (24-11-33).I tre Governi della Piccola Intesa, in una lettera ufficiale al Segretario Generale della Società delle Nazioni negarono formal– mente l'esistenza di accordi segreti (1°-111-33). La stampa mussoliniana non prestò fede a tale smentita. · Quattro settimane dopo l'avvento di Hitler al potere, il Giappone si 288 Biblo l,a Gino Bianco

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