Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale che il fascismo italiano potesse essere una bella cosa anche per l'America. Neanche questo risultato poteva dispiacere al Duce. Pochi "liberali" fuori d'Italia si resero conto del pericolo costituito dalle false informazioni sul fascismo. Il fascismo era considerato come la malattia di un paese "arretrato," l'Italia, mentre la democrazia era consi– derata sicura nei paesi di "piu alta civiltà." L'importazione di camicie nere in questi paesi riguardava i funzionari delle dogane, non i "liberali" tede– schi, francesi, inglesi o americani. "Il can't happen here"; "chez nous"; "bei uns ..." Anche l'uomo piu generoso prova una certa soddisfazione a pensare che egli "non è come quella gente," specialmente se chi scredita "quella gente" appartiene anche lui a "quella gente." Io ho sentito con que– sti miei orecchi un agente della propaganda fascista, mantenuto in America a cinquemila dollari all'anno a spese dei contribuenti italiani, spiegare al suo pubblico come qualmente se Mussolini non avesse messo ordine nello sciagurato popolo italiano, gli Stati Uniti sarebbero stati costretti a interve– nire in Italia come avevano fatto nel Venezuela. Tocqueville scrisse, dopo il colpo di stato del 1857: "On peut dire d'une façon rigoureuse que la gout, qu'on a pour le gouvernement absolu est dans le rapport exact du mépris ' f " Ed . "J d d ' qu on pro esse pour son pays. aggmnse: e eman e qu on me per- mette d'attendre encore un peu avant de me convertir à ce sentiment-là!" I fascisti italiani erano tutti convertiti a quel sentimento, e non trovavano dif– ficile ottenere consenso fuori d'Italia. Dopo tutto non si trattava che di di– sprezzare "quella gente là." La Germania nel 1933, l'Austria nel 1939, la Francia nel 1940 (senza contare la Spagna nel 1925) dimostrarono se i paesi di "piu alta civiltà" fossero o no esenti da scoppi di barbarie. Il mondo do– veva a suo tempo pagare a caro prezzo tanta imprevidenza e presunzione. Quand'anche si conosca che il Duce dimostrò un vero e proprio genio come regista, questo non implica che fosse un genio in tutti i campi. I mal– viventi spesso danno prova di genio nei loro stratagemmi e nelle loro insi– die, ma .finiscono in prigione: molte altre zone del loro cervello sono co– perte di macchie nere. NOTA. - Con o senza macchie nere, nessun ricercatore obiettivo deve disconoscere il fatto che la propaganda fascista ebbe uno stupefacente successo in tutti i paesi del mondo, e fece tollerare anche 1~ piu inaudite stravaganze mussoliniane, e i suoi effetti continuarono e continuano a farsi sentire anche dopo che Mussolini commise nel 1940 l'" errore 11 di dichiarare la guerra alla Francia e all'Inghilterra, il solo errore della sua brillante carriera. Nel dicembre 1940, Churchill non poté iniziare la sua filippica alla radio contro 11'" 1 11 d . 1 " d 11 h 1 · que uomo so o, senza ren ere omaggio a gran e uomo, c e eg 1 aveva tanto a lungo ammirato. Due anni dopo, nell'ottobre 1942, il sottosegretario americano agli Esteri, Berle, nel discorso in cui annunziava che i cittadini italiani stanziati negli Stati Uniti non sareb– bero stati trattati come sudditi di un governo nemico, aveva inserito una lunga pagina per ricordare che Mussolini aveva fatto arrivare i treni in orario, aveva fatto sparire la povertà, aveva risolto la questione meridionale, ecc. ecc. Chi conosceva le cose italiane meglio che dalle corrispondenze di Arnaldo Cortesi al New York Times, fece a tempo 282 Bib a Gino Bianco

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