Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Il genio della "propaganda" Ercole aveva dovuto superare sette fatiche. Il Duce ne superava settanta volte sette. Prosciugava paludi, costruiva strade, porti e acquedotti, scavava città sepolte sotto la lava, fondava nuove città, metteva in luce navi romane sommerse da secoli sotto le acque di un lago, fabbricava piroscafi. gigante– schi, aumentava la produzione di grano e di bambini, domava leoni e bol– scevichi, suonava il violino, era esperto schermitore e invincibile giocatore di tennis, architetto, drammatÙrgo, focoso cavallerizzo, aboliva mendicanti e disoccupati, spazzava le strade, faceva arrivare i treni in orario, bandiva l'influenza e le mosche senza che ci fosse ancora il Ddt. Se una fabbrica di automobili vinceva un pr.emio in una gara internazionale, se un pugilatore italiano dava piu pugni di quanti ne ricevesse in uno scontro internazionale, se un aereo italiano attraversava l'Atlantico, era tutto merito del Duce. Questo non era tutto. L'uomo della Provvidenza non era che al prin– cipio della sua strada. Un "residente in Italia" scrivendo al Manchester Guardian (22-X-1927)annunciò che quello che il Duce aveva fatto era nien– te in confronto a quello che si proponeva di fare: L'abolizione o la grande diminuzione dei giochi di borsa; la prevenzione della speculazione sulle case e la pretesa di affitti esagerati; la proibizione del prestito ad interessi esorbitanti; la riforma della scuola e l'educazione dello spirito militare; la limitazione nel numero degli scolari accettati nelle scuole secondarie, l'abolizione di tut– ti gli esercizi puramente mnemonici e la tendenza a coltivare il ragionamento; l'incorag– giamento alla lettura di prima mano, scartando antologie e, nei limiti del possibile, libri di testo; la protezione dei fanciulli, sia dal punto di vista morale che da quello fisico; la prevenzione del vizio, con continue irruzioni negli alberghi e nelle pensioni di dubbia fama e con l'arresto delle donne trovate in quei luoghi e nelle strade di notte; l'ispezione alle sale da ballo, dove le ragazze al di sotto dei 16 anni verranno fermate, condotte al commissariato di polizia e consegnate ai genitori o tutori; la proi– bizione di qualsiasi accattonaggio nelle strade e di casa in casa. Non tutti i trucchi ebbero sempre eguale successo. Sir Arthur Salter, un assai intelligente studioso e uomo politico inglese, racconta che, nel 1923, i delegati ad un convegno internazionale in Roma furono invitati a un rice– vimento serale offerto loro dal Duce. Dopo che furono tenuti ad aspettare una buona ora, si aprf una gran porta, e gli invitati assistettero a una pro– cessione inaudita. Al centro, il Duce: occhi fulminei, mento in su, un fiore in mano e una tempesta di decorazioni sul petto; e intorno a lui, una ghir– landa di ministri e altri alti personaggi che giravano come satelliti intorno al sole, volgendo le spalle agli invitati, e guardando alla fonte di ogni luce e di ogni vita. La processione, lenta, solenne, silenziosa, fece il giro del sa– lone due volte. Una voce gridò: "champagne." Una bottiglia fu stappata, bicchieri furono presentati prima al Duce, e poi ai satelliti del sole, e la processione spad per la porta, da cui era venuta. Liutprando, vescovo ·di Cremona, che nel secolo X visitò la corte di Costantinopoli, ha descritto in che modo l'Imperatore bizantino compariva nei ricevimenti ufficiali, scen– dendo dal cielo nel canto degli uccelli e altre simili buffonate, le quali pare 273 19 B1blo eca Gino Bianco

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