Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale gli si chiedeva di ripagare quell'ospitalità con entusiasmo per il regime fa– scista. Se la seconda guerra mondiale non avesse impedito l'apertura dell'E– sposizione mondiale di Roma nel 1942, si sarebbero tenuti a Roma molti congressi internazionali, compreso uno di storici: molti storici vi sarebbero intervenuti, dimenticando che nessuno storico nell'Italia fascista poteva es– sere professore universitario, se non prestava giuramento di ·istruire i suoi scolari in armonia con la dottrina fascista. Gli scrittori "liberali" erano particolarmente bene accolti, e piu apprez– zati dei "conservatori," purché non si comportassero come Zweig. Una delle piu notevoli conquiste mussoliniane fu quella del "liberale" Emilio Ludwig. Nel 1932 il Duce consenti'. ad assoggettarsi nientemeno che a diciotto inter– rogatori per opera dell'illustre storico psicoanalista. Costui era già penetrato nei piu intimi segreti, sessuali e d'altro genere, di Goethe, Napoleone, Bis– marck, Guglielmo II, Schliemann, Lincoln, Federico il Grande, Leonardo da Vinci, Stanley, Wilson, Lenin e Gesu Cristo (nel quale scoprf sintomi di omosessualità). Era quindi pienamente qualificato per mettere a nudo l'anima del Duce. Il libro fu pubblicato in dodici paesi, in dodici lingue, e largamente distribuito a spese del contribuente italiano. Il "liberale" Emilio Ludwig da quegli interrogatori ricavò diritti d'autore molto maggiori che dai suoi lavori psicoanalitici su Cleopatra, sul Mediterraneo e sul Messico. 13 Grazie a questa colossale 1:t1acchinadi "propaganda," il mondo ammirò per anni l'immagine di un uomo che si alzava di buon mattino a Roma, correva da un Ministero all'altro prendendo decisioni fulminee su questioni d'importanza vitale per la nazione italiana e per. il mondo intero, riceveva ambasciatori, violava belle signore nel suo studio, e si precipitava a Milano nella notte in aeroplano per andare a visitare la sua dama di compagnia. Ci fu un momento, nel 1929, in cui l'uomo era Duce del Partito fascista, Comandante in capo della Milizia fascista, Capo del Governo, ministro del– l'Interno, ministro degli Esteri, ministro della Guerra, ministro della Marina, ministro dell'Aeronautica e ministro delle Corporazioni. Batté il record di Pooh-Baah nel Mikado, la famosa operetta inglese di Gilbert e Sullivan. È evidente che· non poteva dedicare la sua personale attenzione a tutte le questioni che sorgevano ogni giorno in ciascuno di quei dicasteri. Il lavoro effettivo lo facevano i funzionari permanenti, militari e civili, e le altre persone influenti che costituivano il nucleo centrale del regime. Egli riser– vava per sé quelle funzioni decorative e teatrali, che alimentavano il suo prestigio personale, e mantenevano l'entusiasmo dei seguaci alla tensione necessaria, presentandosi sempre come autore di tutto ciò che succedeva e non succedeva, con rara perspicacia del momento psicologico. L'unico dica– stero, al quale si dedicava con tutta l'anima e con immenso successo, era quello della pubblicità. 13 Per piu minute informazioni su quel documento di prostituzione intellettuale e morale, si può vedere Il Ponte di Firenze, marzo 1951. 272 Bibloteca Gino Bianco I

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