Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale C'erano molti altri mezzi, oltre alla. stampa quotidiana, a disposizione di Mussolini, ed egli li usò senza badare a spese. Agenzie turistiche, asso– ciazioni alberghiere e compagnie di navigazione facevano molta pubblicità in Europa e in America. Un giornale quotidiano che ricusasse di "discipli– nare" le sue notizie, sapeva che avrebbe perduto quei contratti di pub– blicità. Nel 1927 fu cost1tmto a Losanna un '' Centro internazionale di studi sul fascismo." Ne era direttore P. H. de Vries de Hookelingen, olandese, e ne era segretario generale il maggiore J. S. Barnes, inglese, entrambi fer– venti fascisti. Nella rivista di Londra Tz·me and Tide (17-II-1928) fu chiesto al maggiore Barnes di spiegare chi pagasse la "rispettabile schiera di segre– tari, dattilografe, ecc.," che servivano sotto di lui, e "fino a che punto il suo istituto dipendesse dal Governo fascista." Il maggiore Barnes protestò con nobile indignazione contro quelle insinuazioni (23-IIl-1928), ma non pubblicò mai le entrate e le spese del suo istituto, e neppure pubblicò i no– mi delle persone che pagavano lo stipendio suo e dei suoi dipendenti e le pubblicazioni del Centro, finché questo si chiuse alla fine del 1931. Frattanto, nel 1928 il Governo italiano aveva istituito in Roma una Commissione per la propaganda all'estero, affidandole il compito d'illumi– nare i paesi stranieri sullo stato corporativo. Suo presidente era il capo della delegazione italiana presso l'Ufficio internazionale del Lavoro di Ginevra. "Questa Commissione," annunciarono i compiacenti redattori dell'Industria/ and Labour lnformation dell'Ufficio internazionale del Lavoro, il 23 luglio 1928, p. 23, "fornirà all'estero pubblicazioni dotte e popolari sullo sviluppo del movimento." Nel marzo 1929 fu pubblicato in francese, inglese, tedesco e spagnolo un bollettino "Note informative sulle corporazioni fasciste" ad uso degli studenti stranieri. 8 Nel 1933 centomila copie di questa pubblica– zione furono fatte circolare per tutto il mondo. Il bollettino era la fonte della scienza per molti "esperti" che scrivevano sullo Stato Corporativo. Tutto quello che gli "esperti'' avevano da fare, era di abbellire con la loro fanta– sia le cervellotiche informazioni fornite dal bollettino. Il lato piu comico di questa storia fu che lo "Stato Corporativo" cominciò a funzionare solo nel novembre 1934, ma cominciò a far miracoli otto anni prima che esi– stesse. Nel 1928 un "Istituto interuniversitario italiano," che agiva in perfetto accordo con l'Ufficio italiano del Turismo (C.I.T.), divenuto piu tardi l'E. N.I.T. (Ente Nazionale Industrie Turistiche), inondò le università di tutto il mondo con tonnellate di "propaganda" stampata. Nel marzo 1931 l'Uf– ficio turistico, sotto il diretto controllo di Mussolini, fu dotato di un fon– do annuo di dodici milioni - che sarebbero oggi piu di mezzo miliardo - di lire. I Relazione della Giunta Generale del bilancio sullo stato di previsione per il Ministero delle corporazioni per l'esercizio 19J1-J2, p. 13. 268 Bibloteca Gino Bianco

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