Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo ventottesimo Il genio della "propaganda" Sarebbe assurdo affermare che Mussolini fosse uomo inintelligente. An– zi tutto, nessun uomo è assolutamente ini~telligente o intelligente: è piu o meno intelligente degli altri. Fra Mussolini e i politicanti, che in Italia gli si opposero o lo servirono, lui fu certo piu intelligente di molti fra questi. E fra lui e uomini come Sir Austen Chamberlain e MacDonald, non c'è dubbio che piu intelligente era lui, anche se in loro ~ompagnia faceva la parte del cavallo, mentre gli altri facevano la parte degli uomini che stavano sul cavallo, dato che gli altri erano piu forti, anche se meno intelligenti, di lui. Eppoi ci fu un terreno, sul quale egli dimostrò un vero e proprio genio, e ottenne successi spettacolosi, che tuttora si fanno sentire. Dato il mondo quale è, non basta che gli uomini di governo facciano buon lavoro. Per disanimare gli avversari ed accendere l'entusiasmo dei se– guaci, debbono anche saper erigere facciate, a cui la credulità delle folle atJ tribuisce sostanza. Devono associare alle serie e solide capacità del buon amministratore anche le abilità dell'esibizionista. La capacità amministrativa che dà loro modo di mettere mano a progetti di vasta portata. L'esibizioni– smo permette loro di tenere a bocca aperta le folle, mentre essi compiono inosservati lavori ben piu importanti. Imbiancando le facciate delle case lungo le strade, dove Caterina II do– veva passare, ponendo alberi artificiali per nascondere i luoghi desolati, e ordinando a contadini ben vestiti di far baldoria, Potemkin fece credere a Caterina II di aver creato un paradiso terrestre in Crimea in appena t!e anni. Mussolini superò Potemkin, e non sarà mai superato da nessuno nel– l'arte di costruire facciate. I metodi con cui egli manipolava l'opinione pubblica in Italia, non rien– trano nel piano del presente libro. Né del resto sono tanto degni di ammi– razione quanto quelli ch;egli usò per gabbare la gente fuqri d'Italia. In Ita– lia poteva far ingoiare ai sudditi tutto ciò che voleva, dato che aveva ster– minato ogni opposizione. Fuori d'Italia non poteva rompere le teste. Dove– va conquistarle. E ne conquistò un gran numero, se non tutte. In questo campo Hitler non può essere paragonato neppure ad una scarpa vecchia 263 Bibloteca Gjno Bianco

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