Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Senza dubbio molti di noi ricordano un meeting in questa sala al culmine della 1.ns1 cino-giapponese, quando un visitatore australiano verso la fine della discussione si levò e ci domandò di assumere una vista mene limitata del problema. La sua vista piu larga era che noi dovessimo fare di tutto per incoraggiare i giapponesi a colpire verso l'est (cioè la Cina), perché quello poteva indurli a non colpire verso il Sud (cioè l'Australia). 4 Nel settembre 1935, sir Frank Clarke, Presidente del Consiglio legisla– tivo di Victoria (Australia), fece la dichiarazione seguente a un lunch in onore d'una missione giapponese: Noi facciamo i nostri auguri al Giappone, finché dirige la sua espans10ne verso l'Est e verso il Nord, e non ver~ il Sud. Da anni abbiamo compreso che una delle piu energiche e ambiziose razze trabocca fuori dei suoi confini. Ma non debbono ve– nire nella direzione nostra... Comprendo che questo discorso rappresenta una grave indiscrezione, ma sono persuaso che è la pura verità (NYT. 7-IX-1935). Sei anni dopo, in un discorso del 24 agosto 1941, Churchill, allora Primo Ministro britannico, accusò la fazione militare giapponese di avere invaso e tormentato la Cina "da cinque lunghi anni." "Cinque anni" ci portano dal 1941 non al 1931, l'anno in cui i giapponesi invasero la Man~ ciuria, ma al 1936, l'anno quando i giapponesi cominciarono ad espandersi nella Cina meridionale oltre che verso il Nord. Sembra insomma che fino a quando il Giappone non avanzasse verso il Sud, il Governo britannico fosse impegnato a non creargli ostacoli. Dato che questa ipotesi sia giudicata attendibile, resterebbe da chiarire un punto: il disinteressamento dalla Cina settentrionale fu deciso da Sir J ohn Simon e dai suoi colleghi prima che il presidente Hoover in Wa~ shington decidesse le sue sanzioni "morali," cioè verbali, oppure dopo? I documenti, che dovrebbero far luce su questo punto, sono sepolti negli archivi. Se gli Stati Uniti e il Commonwealth britannico se ne stavano con le mani in mano, poteva la Francia mettersi sola allo sbaraglio? Toynbee ha scritto a questo proposito che per la Francia "la sicurezza consisteva so– prattutto nel mantenere la preponderanza militare francese sul continente, nel quale la Francia si trova ad essere situata"; i francesi erano poco sen– sibili a quanto avveniva al di fuori della parrocchia europea. 5 Ma si mo– strarono gli inglesi piu sensibili che i francesi a quanto avveniva nell'Estre– mo Oriente? Data la politica del Governo inglese e del Governo francese, la So– cietà delle Nazioni si limitò a mandare, senza nessuna fretta, nell'Estremo Oriente una commissione di inchiesta per scoprire quel che tutti sapevano - cioè che l'aggressione era partita dal Giappone. Quando la Commissione 248 4 Peaceful change or war, p. 28; dr. Survey, 1932, p. 533, n. 1. 5 TOYNBEE, Survey, 1933, pp. 520-21. Bibloteca Gino Bianco

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