Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Il mattino seguente il popolo di Bologna scopd che mani ignote durante la notte avevano messo un paio di mutande al Nettuno nudo di Giambologna, che adorna la piazza principale della città. Nel maggio 1929 nelle strade di Genova si appostarono zelanti giovani dell'Azione cattolica, e fermavano le donne e segnavano con il carbone il punto della gamba a cui avrebbero dovuto arrivare le loro gonne. Nell'agosto 1929 il parroco di un villaggio presso Bologna irruppe in un teatro, armato di un nodoso bastone, balzò sul palcoscenico, e ordinò agli attori di fermarsi. La polizia dovette allontanarlo perché lo spettacolo potesse essere ripreso (Corriere padano, 21-VIII-1929). Per calmare il malcontento sollevato nei suoi seguaci dagli accordi e dalle stravaganze clericali, Mussolini fu costretto ad assumere verso la Chiesa un atteggiamento, che certo non era nelle sue prime intenzioni. I politicanti e i giornalisti e i "pensatori" fascisti si dettero a svuotare di ogni importanza le concessioni fatte al Papa, e a cavillare anche su quei punti del Concordato che erano meno suscettibili di cavilli; dimostravano che il Papa in realtà aveva ottenuto poco o niente. Mussolini in persona, il 13 maggio 1929, spiegò alla Camera dei deputati il significato, o piuttosto il non significato, degli accordi, in una orazione, come si chiamavano allora i suoi discorsi, che durò tre ore e mezza, e che essendo cos1 lunga, fu senza dubbio un gran discorso. Pio XI reag1 immediatamente con proteste e minacce. La luna di miele fra lui e Mussolini durò in tutto dall'l 1 febbraio 1929, quando gli accordi del Laterano furono firmati, al grande discorso mussoliniano del 13 maggio. Cominciò allora un duetto, non precisamente di amore, fra i due infallibili, al quale duetto il mondo assisté con meraviglia non scevra di allegria. Non mai nei sessant'anni che avevano preceduto la "pace" del febbraio 1929, un Papa era stato costretto a sollevare la voce cosf spesso, in cos1 breve tempo per polemizzare coi governanti italiani. Dopo lunghi anni di pace in tempo di guerra fra Vaticano e Governo italiano, si ebbe ora un periodo di guerra in tempo di pace. In Italia quando un gatto si azzuffava con un cane, si diceva che avevano fatto un concordato. L'organo dei Gesuiti, la Civiltà Cattolica, che non era stato mai seque– strato sotto quel regime libero, che secondo i Gesuiti aveva calpestato tutte le libertà divine e umane, fu sequestrato, il 20 luglio 1929 (pp. 97 sgg.) dopo che Mussolini aveva restaurato la pace religiosa in Italia. In quel fascicolo c'era un articolo, nel quale si rammentava a chi di ragione che Dio aveva punito Napoleone Primo facendolo finire a Sant'Elena perché dopo avere concluso il Concordato con Pio VII, lo aveva violato. Mussolini intravvide il proprio profilo dietro quello di Napoleone. Il 13 maggio 1930, affermò di . avere confiscato piu giornali cattolici nei precedenti tre mesi che non negli ultimi sette anni. "Era l'unico mezzo per riportarli all'intonazione cor– retta." La controversia fu accomodata alla meglio per il momento. Ma nel 1931 scoppiò un altro conflitto. Mussolini, che nel 1929 era stato paragonato 196 Bibl Gino Bianco

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