Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo diciottesimo Etiopia Nella "orazione" del 5 giugno 1928, il Duce impard la sua apostolica benedizione anche all'Etiopia. Le note anglo-italiane del 14-20 dicembre 1925 relative a questo paese (vedi p. 77) furono comunicate al Parlamento inglese da sir Austen Cham– berlain il 16 aprile 1926; e il 9 giugno 1926 i ministri britannico ed italiano accreditati ad Addis Abeba presentarono i documenti al Reggente, Ras Tafari. Il leone di Giuda non era disposto a lasciare che inglesi e italiani si di– videssero a modo loro la sua pelle. Ras Tafari protestò: Il fatto che siete addivenuti ad un accordo, e il fatto che avete trovato necessario notificarcelo congiuntamente, dimostrano chiaramente che intendete esercitare su noi una pressione. Questo, a nostro modo di vedere, solleva una questione preliminare, e richiede un esame preliminare. Deve quindi essere riferito alla Società delle Nazioni. 1 E presentò il suo bravo appello alla Società, denunciando l'accordo come tentativo di complotto contro la sovranità e l'indipendenza dell'Etiopia.- Al ministro italiano, che protestava perché l'unico giornale di Addis Abeba non trattava col debito rispetto l'Italia e il suo Duce, Ras Tafari rispose che la stampa in Etiopia era libera, e perciò il Governo né poteva farla ta– cere, né poteva essere tenuto responsabile per quanto essa diceva. Facendo appello alla Società delle Nazioni, Ras Tafari poteva contare sul Quai d'Orsay, perché l'accordo anglo-italiano del 1925 era avvenuto alle spalle del Governo francese e contro il trattato del 1906. Inoltre Francia ed Etiopia nella Società delle Nazioni potevano fare assegnamento sul consenso delle Potenze minori. In questa congiuntura, sir Austen "poté ancora una volta fare del Go– verno britannico l'esponente di tutto ciò che è disinteressato e onesto. 112 Il 5 luglio e il 2 agosto nella Camera dei Comuni, e in una nota del 3 agosto 1 TOYNBEE, Survey of International Affairs, 1927, pp. 223-24. 2 }OHNSON, Anthony Eden, p. 128. ' 168 BibloLeca Gino Bianco

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