Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale La Nazione italiana non mancherà di apprezzare l'amichevole correttezza che anche in questo episodio della sua politica mantiene l'Inghilterra. L.J Non può d'altra parte non annotare la part<' inversa che prontamente, ancora una volta, la Francia si è assunta nei riguardi dell'Italia. Tutte le volte che si tratta di da– re torto all'Italia, di complicare o deviare una ·azione italiana, di incoraggiare o anche provocare una resistenza straniera all'Italia, in un .. parola di disturbare i pacifici e legit– timi interessi dell'Italia, la Francia è sempre presente, al primo posto (10-XII-1926). In conseguenza, Mussolini dimenticò che nel febbraio precedente aveva pubblicamente offerto alla Francia una alleanza contro il pericolo pan-ger– manico, e aveva dichiarato che l'Italia si sarebbe sempre opposta ad un'unio– ne di Austria e Germania. E firmò a Roma il 29 dicembre 1927, un patto di amicizia con la Germania, "lasciando trapelare il vivo desiderio di am– pliare la convenzione e trasformarla in una vera alleanza, che la Francia avrebbe certamente considerata come rivolta contro di lei 117 ; e in un'inter– vista con la N eue Freje Presse dichiarò che non aveva nulla da obiettare all' A nschluss austro-germanico. 8 Inoltre accusò ufficialmente la Jugoslavia di fare preparativi militari per un colpo contro l'Albania (18-III-1927). Il Go– verno di Belgrado protestò che l'accusa era falsa. Per calmare l'isterismo provocato da questo incidente, i Governi di Londra, Parigi e Berlino invitarono i Gov~rni di Roma e Belgrado a "chia– rire·" i loro rapporti mediante conversazioni dirette. Mussolini rispose che queste conversazioni non avrebbero dovuto avere per oggetto il Trattato di Tirana, perché quel Trattato era stato negoziato dall'Italia "con un paese libero e indipendente" e quindi non riguardava in alcun modo la J ugo– slavia.9 I giornali di Belgrado proposero che l'intera questione dell'Albania fos– se sottoposta alla Società delle Nazioni. La stampa italiana respinse la ri– chiesta: Facendo tale proposta - spiegò il Lavoro Fascista, organo ufficiale della Federa– zione dei Sindacati fascisti - gli oppositori dell'Italia giocano l'ultima carta di una partita perduta ... Non ostante che la Francia appoggi la Jugoslavia, il Trattato di Tirana non sarà mai discusso né nel corso delle conversazioni italo-slave, né dal Consiglio, né dall'Assemblea della Società delle Nazioni. Se la Società delle Nazioni intervenisse, essa sola ci rimetterebbe: difficilmente sopravviverebbe al colpo che le verrebbe vibrato (17-IV-19~7). A questo punto qualche ingenuo si sarebbe aspettato che sir Austen Chamberlain inducesse Mussolini ad essere meno sprezzante nei confronti della Società delle Nazioni. Sir Austen aveva avuto il premio Nobel e l'Or– dine della Giarrettiera proprio per i servizi resi alla Società e alla pace. Ma nel febbraio 1927 Mussolini si era dichiarato d'accordo con sir Austen, e 138 Bib ( 7 Questo fatto fu rivelato dal deputato tedesco Breitscheid nel Vorwiirts del 25-XII-1927. 8 ToYNBEE, Survey of international affairs, 1927, p. 200. 9 Comunicati del 14 e 1.9 aprile 1927. Gino Bianco

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