Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda KUerramondiale 1914-18, la popolazione in Italia aumentò del 25%, Eppure nessuno mori di fame. Anzi il tenore di vita in Italia migliorò continuamente. La soluzione del problema era dovuta, prima di tutto, alla crescente prosperità degli altri paesi. L'Italia esportava seta, vino, verdura, frutta e tessuti - merci che tro– vavano un mercato perché gli altri paesi prosperavano. I turisti non sareb– bero andati in Italia se non avessero avuto denaro per spese voluttuarie. Gli altri paesi non avrebbero assorbito lavoro italiano, se non fossero stati in un periodo di espansione economica. L'Italia prosperò perché erano prosperi gli altri paesi. Senza pace non ci può essere per lei prosperità. Un altro modo di risolvere il problema della soprapopoiazione italiana era quello di aumentare la produzione interna. Nel corso dei tremila anni, in cui la popolazione dell'Italia è gradualmente cresciuta, sono state bonifi– cate paludi pestilenziali, pianure infestate dalla malaria o allagate dalle inondazioni, zone devastate dalla siccità. Sono state rese coltivabili terre montagnose di bassa produttività. La fertilità della valle del Po, della To– scana e dell'Umbria e in generale delle piu ricche regioni d'Italia fu otte– nuta con secoli di tenace lavoro. Senza quel lavoro l'Italia non sarebbe di– venuta un giardino - il piu bel giardino del mondo. Il progresso durante il mezzo secolo di libero governo, che precedette il regime fascista, fu sorprendente. 15 · Nel 1882 il Parlamento italiano approvò una legge per la bonifica delle terre paludose. Secondo le statistiche ufficiali pubblicate nel 1923, una super– ficie di oltre 300 mila ettari era stata non solo prosciugata tra il 1882 e il 1922, ma anche "bonificata in senso integrale, cioè messa effettivamente a coltu– ra con risultati economici e sociali della massima importanza"; 700.000 he erano stati bonificati, ma non ancora messi a coltura intensiva; e il lavoro era stato iniziato su 750 mila ettari alla fine del 1922. 16 Nel 1922, 500 mila ettari erano stati resi irrigui, e si calcolava che l'irrigazione si potesse esten– dere ad altri 600 mila ettari. 17 Le province di Cremona e Ferrara dànno un esen1pio impressionante di ciò che può esser fatto dall'intelligenza e dal lavoro dell'uomo. Nella provincia di Cremona, alla fine del secolo decimottavo, metà del territorio era ancora incolto. Nel secolo decimonono, l'agricoltura fece grandi pro– gressi, ma fu solo con la costruzione del canale Bacchelli (1887-1890) che si apd. un'èra di rapido sviluppo 18 che permise alla popolazione della pro– vincia di salire da 302.000 nel 1881 a 362.000 nel 1921. 19 15 II lettore, che desideri avere un'idea della vita economica italiana in quel periodo, tro– verà i fatti essenziali in MORTARA, Lezioni di statistica economica e demografica, pp. 198 sgg. Per una ricerca piu profonda ci sono due fonti di prim'ordine: CORBINO, Annuali dell'economia italia– na e R. BACHI, L'Italia economica. Lo studio di queste opere è raccomandato caldamente a que– gli "esperti" in questioni italiane, che hanno inondato i paesi di lingua inglese con libri basati esclusivamente su fonti fasciste, ed hanno concluso che sotto il regime pre-fascista "nulla fu fatto" in Italia. Naturalmente quegli "esperti" dovrebbero cominciare con l'imparare l'italiano. 118 16 DE STEFANI, Documenti, p. 456. 17 PORRI, L'evoluzione economica italiana, p. 75. 18 Questo progresso è stato descritto da Marescalchi, fascista al 100% nel CS. 1O-V-1936. 19 Annuario Statistico Italiano: 1884, p. 52; ibid. 1922-25, p. 14. BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=