Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Un viaggio verso l' avvenfre mente profanate nelle trattative di Parigi. Hanno mai esse pensato che cosa è avve– nuto delle spèranze fatte concepire all'Italia, nell'Asia. Minore, dopo il rivolgimento della situazione della Turchia? Hanno mai pensato alle perdite subite dall'Italia nell'Asia Minore ... ? (6-IV-1926). Un altro, le cui parole avevano peso, era Arnaldo Mussolini, fratello del Duce e direttore del Popolo d'Italia. Il 24 aprile concesse un'intervista alla Nordamerican Alliance, esprimendosi nei seguenti termini: Tunisia? Forse. Ma piu tardi. Abbiamo già Tripoli. Ma Tripoli è solo un pnn– cipio. C'è tutto il bacino orientale del Mediterraneo, dove si trovano i resti del vec– chio Impero turco. C'è l'Albania, che ha il petrolio di cui abbiamo bisogno. C'è anche la Siria, che la Francia non colonizzerà mai perché non ha eccedenza di popolazione. Poi c'è Smirne che dovrebbe appartenere a noi. E infine c'è Adalia. L'idea che l'elettricità fascista potesse essere distolta dall'Africa setten– trionale verso l'Asia Minore trovò approvazioni in Inghilterra. Lloyd George che alla Conferenza della Pace aveva tolto Smirne agli italiani per darla ai greci, trovò che non solo l'Italia, ma tutta la razza umana, sarebbe stata grata a Mussolini se si fosse "compiaciuto di assegnare alla sovrapopolazio– ne dell'Italia il programma di fertilizzare i ricchi territori mediterranei la– sciati in desolazione dai turchi," tanto piu (questo non lo disse) che, an– dando a rompersi il collo in Asia Minore, gl'italiani avrebbero distratto i turchi dai pozzi petroliferi di Mossul. Il Daily Chronicle di Londra si af• frettò ad approvare la brillante idea di Lloyd George: È necessario pregare l'Italia di lasciare in pace le nazioni, che stanno già adem– piendo il loro compito sulle sponde dell'Adriatico e del Mediterraneo. Ma ci sono paesi, nei quali la marea della barbarie continua a ritirarsi. La storia della Turchia durante l'ultimo secolo è stata quella di una potenza militare decadente e crudele che ha dovuto abbandonare ur.a dopo l'altra le province una volta conquistate. Romania, Serbia, Bulgaria, Bosnia, Tripoli, Macedonia, Siria, Palestina, Arabia, Mesopotamia, uno dopo l'altro questi paesi sono stati strappati alle mani insanguinate degli ottomani. Si può dire che questo processo storico sia completo? No davvero, Inghilterra e Francia sono state incaricate dalla Società delle Nazioni di occuparsi del vicino e medio Orien– te. L'Italia è ben degna di diventare un altro strumento dell'influenza europea sulla costa asiatica. E forse questa è destinata ad essere proprio il teatro delle sue imprese (19-IV-1926). La stampa britannica diede la massima risonanza ai supposti disegni di Mussolini contro la Turchia. Finanche il Daily Herald, · che si supponeva esprimesse il punto di vista del Partito laburista britannico, portò la sua acqua al mulino dei sospetti turchi, accusando il Foreign Office di aiutare e appoggiare Mussolini. L'idea di Lloyd George ebbe anche l'approvazione di uomini molto autorevoli in Francia. Poincaré, in due articoli scritti per giornali sudame– ricani, ammise che l'Italia aveva ragione di volere un'espansione coloniale, benché avesse torto a invidiare i territori della Francia. Avrebbe fatto bene 105 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=