Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo decimo Francia - Germania - Italia Mussolini sapeva che l'Italia non poteva don1are la Francia, senza allear– si con l'Inghilterra sul mare e con la Germania sulla terra, o, quanto meno, se non poteva fare assegnamento sulla benevola neutralità dell'una mentre era alleata coll'altra. Sir Austen Chamberlain assicurava la benevola neu– tralità dell'Impero britannico. Quanto alla Germania, Mussolini sperava che Francia e Germania sarebbero state, presto o tardi, coinvolte in un nuovo conflitto. In questo caso, la Germania aviebbe potuto schiacciare la Fran– cia, a condizione che concedesse all'Italia una sufficiente partecipazione al bottino, e viceversa la Francia avrebbe potuto evitare il disastro di un'al– leanza italo-germanica, purché pagasse un prezzo adeguato per l'alleanza con l'I talia. 1 Mussolini avrebbe molto probabilmente preferito una intesa con la Francia ad una con la Germania. Ma era pronto a schierarsi a fianco della Germania, se la Francia non avesse voluto fare i necessari sacrifici. Se i francesi accettavano le sue richieste, egli prometteva di "comprendere con simpatia la preoccupazione della Francia per la sua sicurezza. 112 "Sono con– vinto," affermava un propagandista fascista che scriveva in francese per i francesi, "che Mussolini coglierebbe con molto piacere l'occasione di costi– tuirsi egli stesso, insieme con la nazione francese, guardiano dell'integrità territoriale francese sul Reno. 113 Il propagandista non chiariva fino a che punto il Duce fosse disposto ad impegnarsi. Offriva il ramo d'olivo ai francesi senza suscitare le proteste dei tedeschi e senza urtare troppo gli inglesi. Come si conveniva nel linguag– gio diplomatico, usava formule che non impegnavano a niente. Ma spin– geva la sua generosità sino a dire: 1 "È fuori dubbio, e questo i francesi dovrebbero essere i primi a capirlo, che l'Italia, oggi politicamente e moralmente libera tra le varie coalizioni mondiali gareggianti per la supremazia, si accosterà di preferenza a quella che le assicurerà in un tempo relativamente breve la soluzione appunto di quel problema (problema dell'espansione)" (C.S. 24-IV-1926). 2 SOLMI, Italia e Francia, p. 124. 3 MARABINI, Le problème France-Italie, p. 81. 92 BiblotecaGino Bianco

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