Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale tico consente esplicitamente una guerra. Ma Mussolini non avrebbe potuto costruire e gestire una ferrovia, che tagliasse l'Etiopia da nord a sud, se non avesse potuto stabilire un controllo militare su quel territorio. Ciò che in realtà sir Austen fece, fu impegnare il Foreign Office a non opporsi a Mus– solini, neppure se costui si fosse imbarcato in una guerra con l'Etiopia, a condizione che restassero impregiudicati i "particolari interessi" britannici nella regione del Tana. Il desiderio dell'Italia di costruire una ferrovia... mascherava un piano che era piu strategico che economico ... Il tenore della nota britannica del dicembre 1925 dà l'impressione che la Gran Bretagna avesse trattato con l'Italia proprio come se l'Italia dovesse un giorno diventare la padrona della regione in cui la Gran Bretagna rite– neva opportuno assicurare i suoi interessi esclusivamente economici. Non è da me– ravigliare, perciò, quando si prendano in considerazione tutti i fatti, che l'Italia fosse persuasa di aver acquistato diritto... ad una espansione territoriale in Abissinia. 7 Mussolini dette proprio quel significato all'accordo. Parlando alla Ca– mera italiana il 25 maggio 1935, disse: Non è di oggi, non è del gennaio 1935, ma come risulta da documenti a suo tempo pubblicabili risale al 1925. È in quell'anno che io cominciai ad esaminare il pro~lema. Parrebbe da queste parole che ci fossero, nel dicembre 1925, oltre ai documenti pubblici, altri documenti che non furono mai pubblicati, ma che si sarebbero potuti pubblicare in caso di bisogno.· Ma le parole di un uomo come Mussolini non meritano di essere credute, salvo che siano convalidate da fonti indipendenti; sta, ad ogni modo, il fatto che, nel 1935, sir Austen Chamberlain era ancora vivo, e non lo contraddisse. In un'intervista con il Petit /ournal del 29 settembre 1935 Mussolini disse: "Dopo tutto, l'Inghilterra ancora recentemente considerava l'indi– pendenza abissina come un assurdo. Nel 1925 sir Ronald Graham [l'amba– sciatore britannico a Roma] ed io firmammo un accordo che praticamente tagliava a pezzi l'Abissinia." Nessun uomo imparziale può sostenere che Mussolini avesse torto. 8 Nel cos1 detto processo Roatta, celebrato a Roma nel gennaio 1945, Fulvio ·Suvich, sottosegretario agli Affari esteri in Italia al tempo della guerra italo-etiopica, affermò che "la guerra in Etiopia era stata fatta col gentlemen' s agreement dell'Inghilterra. " 9 Non è da escludere che le note sull'Etiopia siano state accompagnate da un gentlemen's agreement verbale, o addirittura da vere e proprie note scritte, analoghe a quelle che nel 1887 avevano consacrata la intesa anglo- 7 MACARTNEY e CREMONA, pp. 293-94. 8 Forse la concessione del dicembre 192.5 fu fatta dal Governo inglese nella speranza che sarebbe rimasta sempre sulla carta per le difficoltà militari e finanziarie di una guerra in un paese come l'Etiopia, e per la opposizione del Governo francese. 9 Il processo Roatta, p. 19. · 78 BiblotecaGino Bianco

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