Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Un accordo, ben piu importante, riguardava l'Etiopia. Questo paese era accerchiato ovunque dai possedimenti dell'Italia, della Francia e della Gran Bretagna, che lo intercettavano dal mondo. Nel Trat– tato del 14 dicembre 1906 le tre Potenze periferiche avevano convenuto di non "diminuire in alcun modo i diritti sovrani dell'imperatore d'Etiopia," ma al tempo stesso divisero quel paese in tre sfere di influenza. I territori occidentali, ossia la regione del lago Tana, confinante col Sudan, andarono alla Gran Bretagna; all'Italia furono assegnati i territori centrali tra Addis Abeba e la zona del lago Tana col diritto di istituire quando fosse possibile !"'unione territoriale" fra l'Eritrea a Nord dell'Etiopia e il Benadir a Sud; e la parte orientale, da Addis Abeba alla Somalia francese, fu assegnata alla Francia. Inoltre i tre Governi europei si impegnarono a non iniziare alcuna nuova forma di penetrazione economica, senz'addivenire prima ad un ac– cordo tripartito. 4 Nulla d'importante fu detto o fatto in questo campo per. molti anni, perché i tre paesi europei avevano altri problemi di cui occuparsi, e perché l'Etiopia fu per molto tempo lacerata da lotte interne non propizie a pene– trazioni economiche straniere. Nel noven1bre 1919, come già sappiamo (p. 16), il Governo italiano aveva cercato di cambiare il Trattato del 1906 da "negativo" in "positivo," proponendo al Governo britannico un nuovo accordo, in forza del quale Roma avrebbe appoggiato Londra se quest'ultima avesse domandato all'E– tiopia la concessione di una diga sul lago Tana; in compenso, Londra avrebbe appoggiato Roma se quest'ultima avesse cercato di ottenere dal Go– verno abissino il diritto di costruire e gestire una ferrovia che, tagliando l'Etiopia da nord a sud, avrebbe collegato l'Eritrea con la Somalia italiana. Il Governo britannico archiviò la proposta. Non sappiamo se siano stati fatti degli approcci anche a Parigi. Se ciò avvenne, il risultato fu anche qui negativo. Per il momento non se ne parlò piu. Un altro tentativo dello stesso genere, fatto a Londra nel 1922, trovò "accoglienza gelida e scortese.." 5 Intorno a quell'anno il reggente Diazmach Tafari aveva alla meglio ristabilito l'ordine nel paese. Nel settembre del 1923 ottenne l'ammissione dell'Etiopia alla Società delle Nazioni, salvo riserve relative alla schiavitu e al traffico di armi. La sua istanza fu patrocinata dai Governi francese e italiano. Il Governo britannico si oppose per il fatto che in Etiopia né la schiavitu all'interno né il commercio di schiavi erano stati ancora aboliti. Ma il Governo francese era allora ai ferri corti con gl'inglesi per la Ruhr, mentre Mussolini era di malumore con Londra per via di Corfu. Il Foreign Office, trovandosi di fronte ad un accordo franco-italiano, lasciò correre, e l'Etiopia fu ammessa nella Società. Nel 1924, il reggente d'Etiopia fece un yiaggio in Europa per stabilire regolari rapporti con i paesi di "civiltà 76 4 SERRA, Camillo Barrère, p. 216. s GUARIGLIA, Ricordi, pp. 35, 43. Biu Ulc~a Gino Bianco

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