Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Irredentismo, questione balcanica e internazionalismo tale, indispensabile all'ulteriore sviluppo nei Balcani e nell'Asia Minore dell'industrialismo austro-tedesco." Anzitutto è bene fissare assai chiaramente che "andarsene" significa per l'Austria semplicemente rinunziare. al diritto di tenere guarnigioni nel paese. Tener guarnigioni è il primo passo di una possibile conquista; subito dopo viene l'occupazione; poi viene l'amministrazione; poi l'annessione definitiva. Ora, la rinuncia dell'Austria al diritto di tener guarnigioni nel Sangiaccato, mentre avrebbe avuto una notevole importanza prima della rivoluzione costituzionale turca, d(?po questa rivoluzione non ne ha piu nessuna. . Consolidandosi - io scrivevo nell'articolo, che ha dato luogo alla risposta del Viv:..nte - il regime costituzionale in Turchia; i posti militari tenuti dall'Austria .nel Sangiaccato sarebbero stati per questa una passività bella e buona e una causa continua di difficoltà. Se poi in Turchia fallisce il regime costituzionale e ritorna il despotismo di una volta, l'Austria si ritrova con le mani libere per ricominciare da capo, e piu forte di prima in grazia dell'annessione definitiva (e perciò non piu soggetta a contestazioni diplomatiche) della Bosnia ed Erzegovina. E non dovrà fare altro che provocare qualche disordine o qualche incidente di frontiera nel Sangiaccato a mezzo di agenti segreti prezzolati, pet avere il pretesto di intervenire e ristabilire l'ordine in un paese - poveretto( cosi anarchico e disgraziato. A queste mie affermazioni l'amico Vivante non ha opposto nulla. Perciò anche il Sangiaccato bisogna relegarlo, insieme al boicottaggio, nella lista dei danni transitod e inevitabili. Non appena l'Austria sia uscita trionfante da questa crisi, è certo che comincerà ad alzar la voce perché si provveda senza ritardo alla costituzione della ferrovia Uvac-Mitrovizza - quella ferrovia "indispensabile, ecc., ecc.," di cui parla il Vivante -; e allora vedremo bene che l'Austria non ha rinunziato assolutamente. in nulla al programma di assicurarsi il monopolio commerciale dell'Ovest balcanìco mediante i privilegi ferroviari e la penetrazione politica e militare. E il barone di Aehrenthal ha fatto ben capire al mondo le intenzioni del suo Governo, quando ha parlato alle delegazioni della necessità di accelerar.'.! i lavori della ferrovia Uvac-Mitrovizza subito dopo avere annunziato il magnanimo abbandono del Sangiaccato. E il delegato clericale Sustersich, approvando entusiasticamente, nella seduta della delegazione austriaca del 27 ottobre scorso, l'annessione della Bosnia, non diceva certo una sciocchezza, allorché esclamava: "L'avvenire della Monarchia è in pari tempo l'avvenire dei popoli slavi meridionali dei Balcani." Avviso a chi tocca! 3) A quali fra i molteplici diritti, riconosciuti all'Austria nel trattato di Berlino sul Montenegro, il barone di Aehrenthal abbia realmente rinunziato, nessuno è ancora riescito a sapere. Il barone di .Aehrenthal ha usato .a questo riguardo espressioni vaghe ed equivoche, le quali possono dire molto e possono non dire nulla. E, dopo averne parlato una volta alle delegazioni, non ne ha parlato piu. È un soggetto, su cui, come scrivevo due mesi or sono, "bisogna appunto trattare." Il Vivante corre un po' troppo, 71 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==