Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

La politica estera dell'Italia e il pacifismo mento inglese (chiameremo cosi quello franco-inglese-russo) possa disporre di una forza di terra di 23 e di una forza di mare di 23; e che l'aggruppamento germanico· (l'attuale Triplice) possa disporre di una forza di terra di 17 e di una forza di mare di 8. In questo aggruppamento germanico l'Italia entra per un quarto, all'ingrosso, del totale. Naturalmente quelle cifre 23 e 23 da una parte, e 17 e 8 dall'altra, che sono, in certo modo, una sintesi numerica grossolanamente approssimata, non vanno interpretate con soverchia rigid~za. Ed ancora: per l'aggruppamento inglese la cifra sintetica, rappresentante la forza di terra, va considerevolmente ridotta, sia per le difficoltà che ha la Russia di far valére molte delle sue forze sulle frontiere austro-ungariche e germanica, sia per un complesso di fattori militari psicologici, sui quali sarebbe affatto inopportuno soffermarci. 2 Questo però può dirsi, come sintesi ultima di un confronto fatto con ogni cura e tenendo conto di moltissimi svariati fattori: che nello stato attuale delle cose, le forze di terra dei due aggruppamenti presso a poco si bilanciano; ma, quanto a forza di mare, quelle dell'aggruppamento inglese sono piu che doppie di quelle dell'aggruppamento germanico. La quale ultima circostanza non è di poco peso per la guerra quale è oggi, giacché il poter conseguire il dominio del mare è diventato un fattore di successo importantissimo per l'influenza che esso può avere pur sulla guerra continentale. Si capisce - senza dilungarci troppo su questo - che i paesi e gli eserciti devono vivere; e quindi quale grandissima influenza, sullo svolgimento della guerra continentale, debba avere per gli uni il poter disporre delle vie marittime e per gli altri esserne privi. Ma un 'altra conclusione di tale esame è notevole, conclusione che nessun sofisma può valere a scuotere: vale a dire che, qualora l'Italia uscisse dall'aggruppamento germanico per entrare a far parte di quello inglese, ciò costituirebbe addirittura un trabocco della bilancia a favore di guest'ultimo e a danno del primo. Si noti ancora che, per quanto riguarda le forze di mare, l'adesione dell'Italia ad un gruppo o ad un altro conta non solo per le sue navi, ma anche - e molto - per le sue basi, sul quale argomento ci sarebbe parecchio da dire per mettere in evidenza questo fattore, al quale gli uomini di stato italiani, nel valutare il nostro apporto, diremo cosi con frase commerciale, non sempre hanno dato il valore che esso meritava. Pertanto, anche nelle condizioni militari in cui l'Italia si trova attualmente condizioni sulle quali non certo può dirsi che lo scrittore di questo articolo pecchi di illusioni eccessivamente rosee - non è poi il nostro paese una quantité négligeable, la cui amicizia non debba essere molto ricercata nel periodo storico che attraversiamo, e a concedere la quale essa non debba porre le sue condizioni, meglio che facesse in passato, quando si contentò soltanto che le garentissero quello (Roma) che nessuno piu le minacc'i.a. E ad essere realmente piu forti - si badi - occorre non tanto un intenso sforzo di bilancio, quanto piuttosto un intenso sforzo di volontà. Noi coi sacrifici finanziari, che abbiamo fatto sinora e che andiamo facendo, avremmo potuto trovarci molto piu forti di quel che siamo e avremmo potuto far sentire ben altrimenti la nostra voce nella tutela dei nostri interessi. L'Italia, dunque, se non rappresenta assolutamente una grande forza, ne rappresenta relativamente una rispettabilissima. E i partiti democratici italiani devono volere che il nostro Governo adoperi questa forza nell'interesse del paese, o, per essere piu concreti, nell'interesse delle classi lavoratrici e dello sviluppo democratico del paese. 2 Quando, però, si tiene conto che la Serbia, il Montenegro e la Turchia, alleate con la Russia e l'Inghilterra, paralizzerebbero una buona parte dell'esercito austro-ungarico, si vede che la forza del raggruppamento inglese è assai piu grande di quanto il Barone non calcoli; e che le debolezze della Russia ~ - diciamolo pure - dell'Italia, sono ad usura compensate. [N.d.XXX.] 57 SibliotecaGino Bia·nco

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